Raul Gonzalez Blanco, proprio come anticipato da Gamefox, lascia il Real Madrid dopo 16 anni per trasferirsi allo Schalke 04 e provare a battere il record di reti segnate nelle competizioni europee, che al momento condivide con Filippo Inzaghi: 68 reti!
Raul lascia Madrid dopo 741 partite ufficiali e 323 reti; 228 goal nella Liga in 550 apparizioni: la maglia n°7 dovrebbe essere ritirata per sempre.
Raul è l’uomo dei record:
- Giocatore con più presenze nella storia del Real Madrid: 741
- Miglior marcatore in assoluto del Real Madrid: 323 gol
- Giocatore con più presenze nella storia del Real Madrid nella Liga: 550
- Miglior marcatore in assoluto del Real Madrid nella Liga: 228 gol
- Giocatore con più presenze nella storia del Real Madrid nelle competizioni internazionali: 142
- Miglior marcatore in assoluto del Real Madrid nelle competizioni internazionali: 70 gol
- Giocatore che ha segnato in più partite diverse nella storia della Liga: 186
- Miglior marcatore in assoluto delle Competizioni Uefa per Club: 68 gol (a pari merito con Filippo Inzaghi)
- Miglior marcatore in assoluto della Champions League: 66 gol
- Miglior marcatore in assoluto della Nazionale Spagnola: 44 gol
Con il Real Madrid ha vinto 6 campionati spagnoli, 4 Supercoppe di Spagna, 3 Champions League, 2 coppe Intercontinentali e 1 Supercoppa Uefa.
Un grande giocatore, una bandiera che purtroppo non termina la carriera con questa maglia..un uomo che ha sempre avuto una grande passione per la “camiseta blanca”. Ecco le sue parole di oggi, al Bernabeu:
“E’ un giorno difficile per me. Mi sento un giocatore e continuerò a giocare, ma sarò sempre fedele al real Madrid. Ho provato a dare il massimo”, dice l’attaccante, che non rientra nel progetto tattico di Josè Mourinho, nuovo tecnico del Real. “Grazie al club, a tutti quelli che mi hanno sostenuto in questi anni, a chi mi è stato accanto. Non vi dimenticherò mai”
“Oggi comincia una nuova tappa, sono stato molto felice al Real Madrid e sarò sempre pronto ad aiutare il club per qualsiasi necessità”, aggiunge lasciando aperta una porta per una futura collaborazione, con un ruolo diverso da quello di calciatore.
“io avevo voglia di allenarmi con lui e anche Mourinho ha riconosciuto che voleva allenarmi e vedermi, ma le circostanze hanno avuto il sopravvento”.
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