Parla ancora italiano l’edizione 2010 del Tour de France: sul traguardo di Reims, Alessandro Petacchi domina la volata, vincendo di una bicicletta sull’australiano Julian Dean e sul sorprendente danese Boasson Hagen, 23enne di ottime prospettive e unanimemente riconosciuto una delle più promettenti stelle del futuro del pedale, con Robbie McEwen che si piazza ancora una volta al quarto posto.
Frazione per velocisti da Cambrai a Reims, 153km, con la carovana gialla che vede alla partenza l’assenza di Frank Schleck: il lussemburghese, fratello maggiore di Andy, è stato operato per la riduzione della frattura alla clavicola rimediata sul terribile pavè della tappa di ieri e deve rinunciare alle proprie velleità di migliorare il quinto posto del 2009.
Poche insidie in questa tappa, che vede subito partire una fuga con protagonisti Iban Mayoz, Champion, De Greef, Isasi e Vogondy. I 5 battistrada non riescono a prendere mai un vantaggio pericoloso e il gruppo li tiene a distanza di sicurezza, in totale controllo della corsa.
Al Giro d’Italia avevamo visto come spesso gli stessi battistrada controllassero invece il plotone, conservando le energie per il finale, per controbattere al forcing delle squadre dei velocisti: al Tour finora vince il gruppo e anche oggi il massimo vantaggio di 3 minuti e mezzo viene via via ridotto fino al minuto scarso con cui i fuggitivi approcciano gli ultimi 40km di corsa.
La Columbia per Cavendish, la Lampre per Petacchi e la Garmin per Dean e Farrar appaiono le squadre più organizzate, mentre per gli uomini di classifica c’è finalmente un po’ di riposo dopo l’inferno stile Roubaix, costato escoriazioni, ritiri e per alcuni anche parecchi secondi di distacco in classifica generale.
Il ritmo aumenta e i battistrada vengono ripresi a 3 km dall’arrivo: alla Flame Rouge dell’ultimo km la Columbia HTC lancia la volata, ma Cavendish non riesce a tenere botta all’incedere da dietro del duo Lampre, con Hondo che tira la volata ad Alessandro Petacchi che ai 300m rompe gli indugi e conclude in maniera regale un altro maestoso sprint.
Doppietta per Ale-Jet che si conferma re di queste volate di inizio Tour, partito con ottimi auspici per i colori azzurri nonostante la classifica generale non sorrida ai nostri migliori portacolori, con Basso attardato ieri nel pavè e Cunego disperso nei meandri di una crisi da cui non sembra essere in grado di venire fuori. Grande deluso di giornata ancora una volta Mark Cavendish, in ritardo di condizione e ben lontano dal rendimento della lussuosa stagione passata, mentre Tyler Farrar paga la caduta di ieri e non disputa nemmeno lo sprint.
Nessun cambiamento nella Generale, con Cancellara ancora in maglia gialla e domani quinta tappa, con partenza da Epernay e arrivo a Montargis, ancora adatta ai velocisti.
Le Classifiche:
Tappa:
1. Alessandro Petacchi – LAM – 3h 34′ 55”
2. Julian Dean – GRM – s.t.
3. Edvald Boasson Hagen – SKY – s.t.
4. Robbie McEwen – KAT – s.t.
5. Robert Hunter – GRM – s.t.
6. Sebastien Turgot – BBT – s.t.
7. Josè Joaquin Rojas – CEP – s.t.
8. Daniel Oss – LIQ – s.t.
9. Thor Hushovd – CTT – s.t.
10. Oscar Freire – RAB – s.t.
Generale:
1. Fabian Cancellara – Saxò Bank – 18h 28′ 55”
2. Geraint Thomas – Sky Pro Cycling – +23”
3. Cadel Evans – BMC – +39”
4. Ryder Hesjedal – Sky Pro Cycling – +46”
5. Sylvain Chavanel – Quick Step – +1′01”
6. Andy Schleck – Saxò Bank – +1′09”
7. Thor Hushovd – Cervelò – +1′19”
8. Alexandre Vinokourov – Astana – +1′31”
9. Alberto Contador – Astana – +1′40”
10. Jurgen Van Den Broeck – Lotto – +1′42”
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