Ultima frazione, passerella conclusiva di un Tour de France tutto sommato deludente, parzialmente nobilitato da un duello, che nel finale si è infiammato sul Tourmalet e nella cronometro, tra Alberto Contador, vincitore per la terza volta della corsa gialla, e Andy Schleck, maglia bianca con grandi rimpianti per quel salto di catena che gli è costato proprio quella quarantina di secondi che si è poi rivelata decisiva. Trionfo dunque per lo spagnolo, che mai come quest’anno ha patito una condizione inferiore alle aspettative e che mai ha dato l’impressione di poter dominare sia in salita che a cronometro: Tour dal livello medio tutto sommato in discesa rispetto alle edizioni precedenti, con due soli corridori a contendersi la corsa e poche, davvero poche emozioni, anche per via di alcune tappe disegnate male (su tutte, la prima con il Tourmalet e con il giro della morte sui Pirenei).
Alla fine vince Contador, davanti a Schleck e Menchov, con appuntamento per tutti all’anno prossimo, per vedere se Alberto riuscirà ad esultare sul traguardo mostrando 4 dita invece delle 3 odierne.
Passerella, dicevamo, che come ogni anno riserva brindisi, grandi sorrisi, abbracci e pacche sulle spalle: l’unica tensione di giornata la riserva la lotta ancora aperta per la conquista della maglia verde, con 3 corridori a giocarsi tutto sul traguardo finale. Mark Cavendish, favorito per la tappa, è invece in terza fila per la classifica a punti, in virtù del momento di crisi di inizio Tour: Hushovd deve vincere e sperare che Petacchi non arrivi tra i primi 3, mentre ad AleJet basta conservare i 10 punti sul norvegese passando indenne dai traguardi volanti e chiudendo tra i primi la volata.
La Lampre Farnese controlla la corsa, agevolata dalla collaborazione della HTC e del Team SKY, che ancora insegue un successo di tappa con il norvegese Boasson Hagen: dal plotone si sgancia un gruppetto di attaccanti in cui si inserisce provvidenzialmente il gregario Danilo Hondo, preziosissimo per le vittorie di Petacchi e per le sue volate. La fuga non prende corpo, i battistrada mantengono un margine risicato e non riescono ad allungare in maniera sensibile sul gruppo, tirato dalle squadre dei velocisti e dall’Astana di Contador.
Fortuna per Petacchi che il gruppetto di fuggitivi passi ai traguardi volanti togliendo punti ai rivali: per loro nessuna speranza di vittoria, ma i 10 punti di Petacchi sono ancora salvi.
Ripresi Kness e Kroon a 6km dall’arrivo è tempo di pensare allo sprint: lotta dura per assicurare ai propri treni la posizione migliore, con tutta la Lampre a scortare il proprio leader. Lorenzetto, Malori, perfino Damiano Cunego tengono al riparo il trio delle volate Hondo, Bole e Petacchi, mentre oltre alla HTC Columbia fanno capolino in testa al plotone anche Rabobank (Freire), Cervelò (Hushovd) e Milram (Ciolek).
Ultimo km, con partenza lanciata del trenino HTC privo dell’apripista Renshaw: Hushovd e Petacchi partono lunghi e come una freccia vengono letteralmente bruciati da Mark Cavendish. L’inglese vola sull’asfalto e domina ancora una volta in maniera indiscutibile, cogliendo il quinto successo al Tour e confermandosi una volta di più Re delle volate. Per Petacchi grande gioia con il secondo posto che vale la maglia verde, mentre delusione per Hushovd, crollato nel finale e giunto solo settimo al traguardo.
Le Classifiche:
Tappa:
1. Mark Cavendish – HTC – 2h 42′ 21″
2. Alessandro Petacchi – LAM – s.t.
3. Julian Dean – GRM – s.t.
4. Jurgen Roelandts – LOT – s.t.
5. Oscar Freire – RAB – s.t.
6. Gerald Ciolek – MRM – s.t.
7. Thor Hushovd – CTT – s.t.
8. Matti Breschel – SAX – s.t.
9. Robbie McEwen – KAT – s.t.
10. Daniel Oss – LIQ – s.t.
Maglia Gialla:
1. Alberto Contador – AST
2. Andy Schleck – SAX
3. Denis Menchov – RAB
Maglia Verde (Classifica a punti):
1. Alessandro Petacchi – LAM
2. Mark Cavendish – HTC
3. Thor Hushovd – CTT
Maglia a Pois (Gran premi della montagna):
1. Anthony Charteau – BBT
2. Christophe Moreau – CEP
3. Andy Schleck – SAX
Maglia Bianca (Miglior Giovane):
1. Andy Schleck – SAX
2. Robert Gesink – RAB
3. Roman Kreuziger – LIQ
Team:
1. Radioshack
2. Caisse d’Epargne
3. Rabobank
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