Continua il nostro viaggio nel mondo dei manageriali sportivi, e dopo Blackout Rugby Manager è oggi il turno di Setup Volley. Nato in Belgio qualche anno fa, Setup si è man mano espanso in 19 paesi, perlopiù europei, impiegando grandi energie nelle traduzioni nei singoli idiomi nazionali. La presenza della lingua italiana ha fatto sì che la comunità tricolore si aprisse abbastanza rapidamente, fino a comprendere ben 6 divisioni.
Anche qui il sistema promozioni/retrocessioni è piramidale ma su base 2, permettendo così alle prime classificate di ogni girone la promozione immediata, e alle seconde uno spareggio con una squadra di categoria superiore.
La settimana di gioco prevede tre incontri (due di campionato e uno di coppa) più l’eventuale amichevole, ma la piacevole novità è la presenza di una squadra B che gioca poco prima dei titolari (3 set invece che 3/5) e permette di schierare le riserve, anche ai fini dell’allenamento.
La grossa pecca è invece la totale assenza di grafica, che fa di Setup un manageriale esclusivamente testuale e un po’ limitato. Ciò non toglie che la partita rimanga relativamente avvincente, dato che i punti vengono segnati uno ad uno e non è raro vedere set combattuti anche oltre i 40 punti a testa. Non raro e sicuramente snervante a volte!
Veniamo all’allenamento. Secondo lo schema ormai classico di questi giochi, ogni giocatore presenta una serie di caratteristiche (skill) e una sola di queste può essere allenata in ciascuna delle due sedute settimanali. I tempi di scatto rispecchiano più o meno quelli degli altri giochi, ma dato che le sedute sono raddoppiate, sono chiaramente più veloci (e latori di soddisfazione).
Il mercato invece è un po’ asfittico, e non è facile trovare il giocatore giusto per migliorarsi. I campioni in vendita sono pochi e hanno prezzi allucinanti. Ne deriva che l’allenamento risulta ancor più fondamentale e i propri campioncini – almeno all’inizio – vanno costruiti in casa.
Un’altra particolarità di Setup è il completo sorteggio dei gironi all’inizio di ogni stagione. Cosa che rimescola le carte, ma spiazza anche un po’, visto che – prime due serie a parte – gli avversari risultano quasi sempre sconosciuti. Esiste inoltre la possibilità, che definiremmo “hatrickiana” di giocare partitelle e partite della stagione, per alzare e abbassare lo spirito di squadra, che in questo caso influenza solo attacco e difesa. La gestione di questo aspetto è assolutamente fondamentale nell’economia della stagione.
Esistono anche le nazionali, con tanto di campionati del mondo assoluti e giovanili, ma sono forse un po’ meno sentite che in altri manageriali.
In conclusione Setup è un gioco piacevole e che richiede poco impegno in termini di tempo. Probabilmente non soddisferà del tutto l’appassionato di pallavolo, soprattutto nell’aspetto tattico davvero trascurato, ma è comunque divertente e particolarmente indicato per chi voglia costruirsi una polisportiva senza avere troppo tempo da dedicare.
Certo, se il vostro obiettivo è arrivare a vincere la serie A il discorso cambia, eh…
Lunedì Pescata dalle giovanili
Martedì Allenamento 1
Mercoledì Campionato*
Giovedì Allenamento 2
Venerdì Coppa
Sabato/Domenica Campionato*
*È possibile decidere a inizio stagione a che ora giocare gli incontri casalinghi
* il sistema di voti GF è concepito cercando di mettersi nei panni di un neo-iscritto, e come tale va letto
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