A conclusione di una stagione indimenticabile per la squadra italiana di salto femminile ci siamo intrattenuti con la medaglia d’argento dei mondiali di Holmenkollen e oro alle Universiadi di Erzurum, la ventunenne gardenese Elena Runggaldier, gentilissima nell’accettare di rispondere alle domande preparate dal vostro cronista in collaborazione con lo speaker di orienteering Stefano Galletti.
Grazie ancora per le grandi emozioni, Elena!
All’inizio di questa intervista torniamo a Holmenkollen: cosa si prova a saltare in un mare di nebbia, e soprattutto, cosa si vedeva/intuiva in stacco, volo e atterraggio?
Peccato che non si vedeva niente perchè c’era tantissima gente…si vedeva soltanto un mare di nebbia…però alla fine sembra che abbia portato fortuna 🙂
dalla cima non si vedeva lo stacco, però nel salto si deve sentire quando saltare e non vedere…allora non c’era nessun problema!
Quali sono state le prime parole dopo aver visto il numero 1 a fianco del tuo nome sul tabellone di Oslo?
hmm..non ho detto niente..perchè non ho realizzato subito..ma la prima cosa che mi è venuta in mente era: grazie Simona, è per te!
Torniamo in Val Gardena: a che età hai iniziato a saltare, dove e perché?
Ho iniziato a 12 anni, nel 2002, piuttosto tardi, ma il salto femminile non aveva nessuna esistenza prima del 2002. Romed Moroder [oggi allenatore degli junior di combinata nordica, ndr] mi chiese il 1° aprile se volevo iniziare con questo sport nuovo; io dissi di sì, convintissima che fosse un pesce d’aprile.. ma alla fine non era così 🙂
Gran parte dei nostri lettori non hanno idea di come si preparino i saltatori a secco e sulla neve: che tipo di esercizi eseguite maggiormente in allenamento e come sono distribuiti nel corso della stagione?
Gli allenamenti consistono di moltissimi balzi, ostacoli, e cose veloci…dobbiamo essere veloci e avere forza esplosiva…poi equilibrio e la sensibilità sono pure cose fondamentali. Durante la stagione invernale non carichiamo tantissimo coi pesi, soprattutto balzi; in autunno, primavera ed estate facciamo tanti carichi! Il salto, oltre a tutto, è uno sport molto mentale!
Il salto sugli sci, come molti sport, si gioca spesso sui dettagli: qual è uno dei miglioramenti che hai apportato in quest’inverno alla tua tecnica?
Direi la sensibilità corporea e la forza nelle gambe!
C’è un trampolino che preferisci e perché? Hai mai provato a volare dal “mammut” di Planica?
Kranj, il trampolino in Slovenia mi piace tantissimo! Non ho mai saltato a Planica, è un sogno nel cassettto e spero che si avveri!
Dalla prossima stagione anche per le donne partirà la Coppa del mondo: quali prospettive immagini per la specialità, in particolare in vista di presenze olimpiche e mondiali?
Sì, finalmente ci sarà anche la coppa del mondo femminile 🙂 ; penso che abbiamo le porte abbastanza aperte per le olimpiadi di Sochi nel 2014.
Quando pensi che anche le donne potranno avere il loro trofeo dei 4 trampolini, e magari il nome di una concorrente sul muro della gloria ai piedi del trampolino della collina di Bergisel?
Magari tra qualche anno…:-)
La squadra femminile di salto è uno dei fiori all’occhiello della federazione: puoi presentarci le tue compagne di squadra (compresa Simona, naturalmente) e i tuoi allenatori?
squadra A:
Evelyn Insam: è la più giovane nella nostra squadra, una brava atleta che cresce di anno in anno! Della Val Gardena! Sempre sorridente e una bravissima ragazza.
LIsa Demetz: vincitrice dei mondiali Juniores 2007 ..simpatica, anche lei della Val Gardena. Una grande amica.
squadra B:
Roberta D’Agostina: assieme a Veronica Gianmoena, l’unica non alto atesina…la nostra insegnante d’italiano 🙂 pazzerella 🙂
Barbara Stuffer: anche lei una ragazza molto vivace e simpatica
Simona Senoner: una ragazza che si lamentava mai di niente, sempre simpatica e sorridente…e sempre con noi, nel nostro cuore!
osservati:
Nadine Kostner: quasi la mia vicina di casa, simpatica anche lei, come tutte le altre..:-)
Veronica Gianmoena: di Varena, Val di Fiemme; è la più giovane, ma con un grandissimo spirito sportivo!
allenatori:
Fabian Ebenhoch: nato in Germania, vissuto per tanti anni in Austria, poi in Italia e adesso di nuovo in Austria…il nosto allenatore, dal primo salto che abbiamo fatto (Natters 2002). Merito suo che siamo arrivate fino a qui..:-)
Alessio Bolognani: co-allenatore fiemmese, che ci aiuta quando siamo via per fare gare e allenamenti!
La tua zona è ricca di “sportivi invernali” e non solo: ci puoi fare da guida tra i vari Runggaldier che hanno solcato o frequentano tuttora le piste e i trampolini?
Peter Runggaldier, zio di SImona, bravissimo sciatore
Lukas Runggaldier: combinatista, e ha fatto buonissimi piazzamenti in questa stagione in coppa del mondo…mancava poco per un podio!
Mattia Runggaldier: il mio fratello minore, anche lui combinatista!
Il tempo libero: cosa ti appassiona di più? Libri, musica, cinema, cucina, montagna…?
Sport…tanto sport! Telemark, sci di fondo, andare in montagna e fotografare
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