I compagni, il ct Del Bosque, il direttore tecnico Hierro, ci hanno provato in tutti i modi a fargli cambiare idea, ma lui ormai ha deciso. Carles Puyol lascia la nazionale da campione del mondo e si ferma così a 90 presenze.
Il capitano del Barcellona ha confermato il suo addio alla nazionale, nonostante le pressioni di tutto l’ambiente, che cercavano di convincerlo almeno ad arrivare ai prossimi europei e toccare cosi le 100 presenze. E’ però questa la decisione più saggia per Puyol che lascia dopo aver disputato un gran Mondiale e aver mandato la Spagna in finale con il colpo di testa vincente contro la Germania. Il suo fisico ha dato tanto e dimostra tutti i 32 anni della carta d’identità.
Spazio quindi ai giovani e questo è un gesto da apprezzare da parte di Puyol, che evidentemente non vuole che la sua Spagna faccia la fine dell’Italia. Le furie rosse andranno avanti anche senza uno dei difensori più forti al mondo e lo faranno comunque senza rimpianti e problemi. La “Roja” infatti puà vantare un base solida di giovani calciatori promettenti. Nel 2006 l’Italia che vinse il mondiale aveva un’età media di 29.8 anni, mentre la oggi la Spagna che ha sbancato il Sudafrica si attesta a 26.6.
Albiol prenderà il posto di Puyol al centro della difesa, Fabregas è destinato a rilevare il testimone da Xavi in mezzo al campo, mentre i vari Torres, Ramos, Villa, Iniesta e Silva hanno ancora molto da dare. Per non parlare di chi ha davanti almeno un decennio di partite in maglia rossa: Pedro, Piqué, Busquets e Mata, solo per fare qualche nome.
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