Venerdì sera si è giocato il primo degli anticipi di serie A, Lazio-Inter, terminata 3-1. Diretta live qui, video highlights e gol qui.
La Lazio di Reja batte 3-1 l’Inter campione d’Italia e d’Europa in una notte fantastica, che da tantissimo tempo i tifosi biancocelesti non vivevano. Era infatti dal lontanissimo 2003 che la prima squadra della capitale non batteva una fra Inter, Juventus e Milan in campionato: l’ultima votla fu proprio contro l’Inter, 2-1 in casa con gol vittoria di Luciano Zauri su assist di Delgado, insomma un’era fa. Sotto la presidenza Lotito mai una gioia in campionato, mai contro l’Inter in assoluto, contando anche la Coppa Italia.
Certamente l’Inter non è affatto quella della scorsa stagione: innanzitutto i tanti infortunati e/o squalificati, l’assenza da tanto tempo del vero Maicon, valvola di sfogo quando le cose si fanno difficili, e soprattutto l’assenza di una vera prima punta che potesse impegnare la miglior difesa del campionato, la coppia Biava-Dias. Reja ha costruito la Lazio sulla difesa: Litchsteiner-Biava-Dias-Radu, un quartetto che ora si scioglie, col rumeno che proprio oggi si opererà al menisco del ginocchio destro: lo rivedremo alla ripresa dopo le vacanze di natale. Mi soffermo ancora sulla difesa, perchè Biava e Dias sono arrivati, così come Floccari, nel mercato di gennaio dello scorso campionato: il rendimento della Lazio da allora è sostanzialmente cambiato, insomma ciò che Delio Rossi non aveva mai avuto con la sua Lazio era proprio una coppia di centrali di difesa così forte, senza poi considerare le alternative, come l’ottimo Stendardo o l’esuberante Diakité; mai Delio Rossi ha avuto a disposizione un’attaccante come Floccari, se non i 6 mesi di Bianchi a Roma, ma in questo caso era il tecnico romagnolo a non volere una prima punta di peso in rosa, preferendo il gioco palla a terra. Certo che per Floccari, sia che il gioco sia aereo, che palla a terra, non fa differenza: ha fatto una certa impressione vedere il centravanti di Nicotera lottare alla pari contro Lucio, non uno qualsiasi, e reggere fisicamente all’impatto.
Ma è inutile girarci intorno, se la Lazio ha battuto l’Inter, lo deve alla coppia Zarate-Hernanes. Se l’argentino ha avuto il compito di puntare costantemente l’esordiente Natalino, il profeta doveva invece predicare calcio, e lo ha fatto in modo eccezionale: dopo una partita così, il tifoso della lazio teme che arrivi qualche big del calcio spagnolo a portarselo via, perchè uno così può giocare tranquillamente nel Barcellona.
Infine menzione d’onore alla coppia di mediani Brocchi-Matuzalem: il brasiliano ha fatto il direttore d’orchestra, confermando ancora una volta che, quelle poche volte che sta bene, è uno dei più forti centrocampisti a livello europeo; l’ex Milan invece è stato stoico, pressando tutti e recuperando tantissimi palloni.
Può essere competitiva per lo scudetto la Lazio dopo una partita del genere? Purtroppo non ancora, ma se queste sono le basi, non serve tantissimo per tornare a sognare, sul serio questa volta.
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