Una Lazio cinica, solida ed un po’ fortunata espugna il Barbera di Palermo, grazie ad un grandissimo gol del difensore Dias. Continua il record di punti: 22 dopo 9 giornate non era mai successo. Società, allenatore e giocatori mantengono il profilo basso, consapevoli di costituire un buon organico; i tifosi invece, ad una settimana dal derby, si chiedono se è davvero il momento di iniziare a credere nella qualificazione alla prossima edizione della Champions.
Non è stata una partita straordinaria quella dei biancocelesti, che solitamente fuori casa danno il meglio. Il Palermo, squadra fortissima che in casa difficilmente perde, è partito molto bene, ed un incredibile svarione di Biava dopo 30 secondi stava per regalare il vantaggio ai rosanero. Pastore ha imperversato per diversi minuti, Ilicic ha provato una sventola da fuori, Pinilla ha lottato su tutti i palloni. La forza della Lazio però è anche la capacità di far giocar male gli avversari: Ilicic non ha fatto più nulla, Pinilla è stato contenuto da uno stratosferico Dias, mentre Pastore è dovuto arretrare molto per cercare palloni giocabili, con Brocchi e Ledesma che chiudevano tutti gli spazi. Il gol di Dias è arrivato su calcio da fermo, punto debole delle squadre di Delio Rossi, e da quel momento in poi il Palermo si è smontato. Solo l’ingenua espulsione di Biava (che sente tantissimo le partite contro i rosanero) ha consentito una reazione degli isolani, cui si è opposto un Muslera che sembra essere arrivato vicino alla piena maturazione. Diciamo anche che Hernanes e Mauri sono apparsi un po’ in debito di ossigeno, ma è fisiologico, soprattutto per il brasiliano che praticamente non si ferma da un anno e mezzo. Si è rivisto Gonzalez, dopo la bella prova col Portogruaro, a dimostrazione che la rosa biancoceleste è finalmente composta da 23 giocatori di livello.
Il primato laziale però è anche figlio di uno spogliatoio finalmente unito e senza clan, di giocatori prima intoccabili come Zarate, che ora rincorrono gli avversari fino in difesa, se necessario, tutto merito di mister Reja. Da quando c’è lui, la Lazio ha una media punti altissima. Leggete un po’ le dichiarazioni rilasciate da Zarate a Sky Sport:
“E’ vero gioco in una posizione diversa da quella a cui ero abituato. Mi sacrifico molto ma se questo serve per far volare la Lazio e restare lassù va bene cosi. Non si tratta di scaramanzia, ma siamo noi che ragioniamo cosi, pensando domenica dopo domenica alla partita in questione”.
Muslera, sempre a Sky:
“Per fortuna abbiamo vinto una partita molto difficile, in cui un campo ostico come quello del Palermo, è giusto che anch’io abbia contribuito al sacrificio che ha fatto la squadra. La differenza oggi l’ha fatta il nostro gol, abbiamo fatto una grande partita, anche quando è stato espulso Biava. In dieci uomini abbiamo difeso abbastanza bene. Sono contento di aver dato il mio granello si sabbia per la vittoria. Non è solo fortuna, quella nel calcio deve esserci, ma questi risultati sono il prodotto del gioco e del sacrificio che la squadra mette in campo. Stiamo meritando la testa della classifica e speriamo di continuare così. Vivremo la settimana con molto gioia e tranquillità, ci arriviamo con una vittoria importante. Il derby è la cosa più sentita che c’è a Roma, lo affronteremo con la stessa testa di sempre. Mancherà Totti? Non so come sarà senza di lui, noi dobbiamo pensare solo a noi”.
Infine, grazie a lalaziosiamonoi.it, il video della conferenza stampa di Reja:
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