Per la serie Le interviste agli Oscar, a cura di Tustu, intervistiamo oggi il vincitore per la V serie.
Intervista a DerSpielmacher (Mighty Ducks Pioltello)
La tua carriera hattrickiana: da dove sei partito e dove conti di arrivare?
Son partito nel lontano settembre 2006, da un’anonima decima serie. La scalata fino alla IV serie fu abbastanza breve, poi decisi di rifondare perché avevo bisogno di nuovi stimoli, son ritornato in V e ora dopo una stagione eccomi di nuovo in IV, dove conto di arrivare ? Bhe, più in alto possibile, anche se tra la poca voglia, lo scarso tempo a disposizione per impegni extra-hattrick, sarà difficile raggiungere traguardi importanti.
Programmi per la prossima stagione?
Salvezza senza spareggi in IV, cercando di cambiare qualche pedina della squadra, per poi puntare ad una promozione in III la stagione seguente. Nonostante abbia la squadra con un’età media parecchio alta, non dovrei aver problemi nel “ricambio generazionale”, poi se dovesse arrivare un insperato primo posto, vedrò bene di adeguarmi. In caso di play-out non credo di dover faticare per mantenere salda la mia posizione, ma tutto è possibile
Allenamento: cosa alleni, cosa hai allenato e quali skills ti hanno dato più soddisfazioni?
Attualmente sono uno di quelli che fa generale + resistenza, allenamento, se così si può chiamare, brutto, ma, finchè non cambiano i suoi benefici, è una sorta di doping per la squadra. Inizialmente ho allenato regia e poi sono passato a difesa. Sicuramente quest’ultimo è quello che mi ha dato più soddisfazioni sia in termini di risultati che in termini economici, non sono mai stato un grande Skill-trader, ma con pochi e accurati colpi alla settimana, mi ha permesso di mantenere un’economia solida e una squadra sempre molto competitiva.
Tattica: come ti comporterai dopo le recenti modifiche al motore del gioco?
Difficile dire, ci sono tante idee, ma 0 convinzioni, tutto è ancora molto in alto mare; nonostante abbia allenato per lungo tempo difesa, sono sempre stato un amante del 3-4-3, inutile dire che mi piacerebbe usarlo più spesso di quanto abbia fatto fino ad ora. Purtroppo, però, non credo sia il modulo adatto dopo la recente serie di modifiche, credo che tutti ci dovremmo adeguare al canonico 4-4-2 per volere dei biondi. Vediamo dopo questo inizio di stagione come evolverà la situazione, per capirci qualcosa di più in termini di dati.
Quali sono stati i tuoi segreti per arrivare a vincere l’oscar?
Semplicemente, quando ho saputo della possibilità di vincere il c.d. oscar, ho voluto provarci, avevo una buona corazzata, non avevo nulla da perdere e ho cercato di massimizzare le valutazioni perché ci tenevo a questo piccolo, forse per alcuni inutile, successo. Quindi direi che di segreti veri e propri non ce n’è, solo gli stimoli dati da un obiettivo.
Squadra: c’è qualche tuo giocatore che per un motivo o per l’altro hai eletto a tuo pupillo? Un portafortuna?
Attualmente direi proprio di no, sono tutti degli Adebayor, piuttosto mercenari ecco. In passato non nego di aver avuto i miei pupilli, qualcuno finito nelle vecchie glorie, qualcuno venduto per necessità (cambi di allenamento etc..) Sicuramente tra i fiori all’occhiello spiccano il primo allenando ( Louis McLaclhan), grande cc allenato da accettabile fino al sovrannaturale con un pizzico di difesa/passaggi, ma rimane nel cuore anche la prima vera pescata ( Marco Zampagna), tirato su con le nuove giovanili a 17 anni e 0 giorni, eccellente in difesa, insufficiente regia e potente; spero un giorno di vederlo in nazionale maggiore.
User: quali sono le origini del tuo nick e del nome della tua squadra?
Il mio nick, è frutto di una traduzione dal tedesco della parola regista, sinceramente non ricordo come venne fuori, ricordo semplicemente che un amico austriaco, durante una partita di calcio, se ne uscì con questa traduzione e da lì la feci mia. Per il nome della squadra, andiamo più sul romantico, semplicemente ho voluto ricordare i vecchi Anaheim Mighty Ducks, attuali Anaheim Ducks, affiancando il nome del paese in cui vivo.
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