Il playmaker spagnolo Ricky Rubio, vincitore dell’Eurolega con la maglia del Barcellona ed in finale della lega ACB dove attende la vincente della decisiva gara 5 tra il Caja Laboral e il Real Madrid di coach Ettore Messina, ha dichiarato che non andrà in NBA prima della stagione 2011-2012 e che non è detto che lo si vedrà vestire la casacca T-Wolves di Minnesota, squadra che lo draftò al quinto posto nel giugno 2009.
“Sono aperto a tutto” – ha dichiarato il giovane più promettente del basket del Vecchio continente – “Minnesota è una squadra giovane, che ha bisogno di crescere e colmare le lacune in fatto di esperienza. Nonostante le molte sconfitte, in stagione la squadra è migliorata e questo è importante, così come è importante il fatto che credano tanto in me. Non contano le sole 15 vittorie della passata stagione, perchè sono in fase di ricostruzione e dobbiamo vedere come evolveranno le cose il prossimo anno, perchè è fondamentale far parte di una squadra con prospettive precise per il futuro”.
In molti si chiedono che impatto possa avere Ricky in una lega dove le doti realizzative costituiscono il lato fondamentale su cui basarsi per valutare un giocatore. Se difensivamente lo si può già considerare un giocatore di assoluto livello, al tiro lo spagnolo è ancora incompleto , non è affidabile dalla lunga distanza e in penetrazione deve ancora imparare a sapersi gestire e a capire quando è il momento giusto per fermarsi onde evitare di perdere troppi palloni.
La personalità di certo non gli manca al punto da portarlo spesso a strafare e questo che è il suo più grande limite nel basket Europeo, tale da costringere spesso il suo allenatore Xavi Pascual a metterlo in panchina quando appare evidentemente fuori partita, potrebbe diventare un punto di forza Oltreoceano, dove abbiamo già potuto apprezzare l’esplosione di Brandon Jennings dopo una stagione del tutto anonima nella Lottomatica Roma.
Durante la stagione di Eurolega, Rubio dichiarò “voglio essere un giocatore che non solo porta la squadra a vincere, ma che fa anche divertire la gente che viene al palazzetto per vedere una grande partita”.
E in una piazza triste come quella di Minnesota, in attesa di un nuovo uomo-franchigia che catalizzi l’attenzione dei media e dei fan dopo la trade che portò Garnett a Boston, sarebbe certamente il benvenuto.
“Loro [i Minnesota Timberwolves]” – conclude Rubio – “hanno le maggiori possibilità dal momento che detengono i miei diritti e che mi hanno dimostrato quanto credono in me e di questo io devo essergli estremamente grato. Vedremo l’anno prossimo, ora devo solo pensare a sfruttare l’opportunità di giocare per una grande squadra come il Barcellona”.
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