Siamo ancora reduci dallo shock provocato dalla decisione condivisa o criticata di LeBron James e dai modi ampiamente discutibili con cui tutto ciò è stato messo in corso d’opera, ma il mercato va avanti. E deve andare avanti soprattutto per quelle franchigie deluse dalla corsa a James, Bosh, Johnson e via dicendo.
Nelle ultime ore sono aumentate esponenzialmente le direttive che portano gli scout e i GM della NBA a fare un bel viaggetto nel Vecchio Continente, per contattare giocatori protagonisti della scorsa Eurolega o per visionare giovani di grande prospettiva: la hot trade del giorno, secondo NBA.com, porta la firma di Hedo Turkoglu, in procinto di lasciare i Raptors per trovare destinazione nell’Arizona, ai Phoenix Suns, che in cambio girerebbero ai canadesi Leandro Barbosa, guardia/play veloce e in grado di dare maggiore consistenza perimetrale al Roster di Jay Triano. Comprensibili le motivazioni dei Raptors, con un contratto pesantissimo che se ne va e uno più leggero e in scadenza 2011 a 7milioni e con opzione a 7.6 per il 2012, mentre i Suns aumenterebbero ancora il numero di over-30 nel proprio roster, in cui già figurano i veterani Grant Hill e Steve Nash.
Sempre continuando a parlare di Europa, è in corso, tra le altre cose, anche la Summer League, con la bruttissima notizia dell’ennesimo infortunio grave per un top rookie, Ekpe Udoh, ultimo destinatario di una tradizione recente che ha nomi come Greg Oden e Blake Griffin, senza dimenticare Danilo Gallinari, nella propria lista.
4-6 mesi per l’AG-C dei Golden State Warriors draftato al numero 6, polso da risistemare e un’estate intera per continuare a lavorare sul fisico per farsi “trovare pronto all’impatto con una nuova realtà”, parola di Udoh.
Anche John Wall è uscito malconcio dalla prima partita dei Wizards, mentre con i Lakers possiamo ammirare Ibrahim Jaaber, ex Lottomatica Roma, pur con poche speranze, anzi quasi nulle, di ottenere un contratto.
Più alte sono invece le possibilità che i Celtics tengano Semih Erden, 24 anni tra pochi giorni, lungo con buona tecnica e che può sicuramente essere utile nelle rotazioni di Doc Rivers. Anche il giramondo Cartier Martin, passato per Treviso l’anno scorso, potrebbe trovare a breve una sistemazione: lo scorso anno aveva disputato la Summer League NBA e dopo essere finito in Italia e poi tagliato per problemi disciplinari e di rendimento era approdato prima agli Hornets e poi ai Warriors. Ora lo vediamo al fianco di John Wall con i Washington Wizards, con roster ancora troppo corto e con la possibilità di partire con un decadale di prova per poi decidere il da farsi in seguito.
I Knicks hanno invece messo gli occhi addosso a Timofey Mozgov, anche lui 24 anni a breve (16 luglio), lungo, lunghissimo russo che nella ultima stagione ha fatto parte del roster del Khimki Mosca, allenato e voluto da Sergio Scariolo: pur non avendo particolarmente impressionato nè in campionato nè in eurolega, il potenziale e la stazza sono senza dubbio dalla sua parte e pare che Donnie Walsh abbia già pronto un triennale da poco più di 9 milioni di dollari.
In ritorno dall’Europa anche Von Wafer e Josh Childress: sul secondo in particolare si è scatenato un tam-tam mediatico che lo vede ogni giorno firmare con una franchigia diversa. Ultime in ordine di tempo Phoenix (che viene data ora come favorita, vi sono anche parole di elogio spese da Gentry in favore del giocatore) e Cleveland, con i Cavs che tengono i fari accesi anche su Qyntel Woods, votato nel miglior quintetto della passata Eurolega, in cui ha indossato la casacca del team rivelazione insieme al Partizan, i polacchi del Prokom Gdynia.
Sempre parlando di lunghi, Thiago Splitter sta per firmare con gli Spurs, coronando finalmente il sogno di varcare l’Atlantico, mentre Omer Asik, sponsorizzato anche da Bogdan Tanjevic, coach-veterano in Europa, si accaserà a Chicago, dove potrà mettere il suo fisico a disposizione per dare fiato a Noah e Boozer.
Infine, chiudiamo il discorso europeo con Linas Kleiza, in procinto di firmare un quadriennale da 18mln con Toronto, di cui per ora non c’è ancora certezza definitiva, anche se la probabile a questo punto partenza di Turkoglu per i Suns lascia presagire l’arrivo di un’ala piccola.
News veloci sul resto del mercato Free Agent:
– Brendan Haywood ha rifirmato con Dallas a 55 milioni per sei anni
– I Nets stanno per avere la firma di Anthony Morrow, in uscita da Golden State
– I Warriors hanno raggiunto l’accordo con Dorell Wright, autore di un positivo finale di stagione con i Miami Heat
– Tony Allen lascia Boston e firma un triennale a 9 milioni con i Memphis Grizzlies
– Ben Wallace rifirma con i Detroit Pistons a 1.9 milioni a stagione
– Oltre a Morrow, potrebbe esserci Jordan Farmar nel destino di New Jersey, grandi delusi di questa sessione di mercato
– Wes Matthews è corteggiato da Portland, che offre 33 milioni per 5 anni all’ormai sophomore undrafted della passata stagione
– Tyrus Thomas ha rinnovato con i Bobcats a 8 milioni l’anno per 5 anni
– Kyle Lowry, in predicato di restare ai Rockets, è tra gli oggetti del desiderio dei Cleveland Cavaliers
– Ilgauskas ha espresso il desiderio di seguire LeBron James ai Miami Heat, per puntare anch’egli all’anello nella prossima stagione
– Arriva ai Nets via Denver Johan Petro, lungo di origini francesi che farà il backup a Brook Lopez
– Luther Head firma un contratto di 2 anni con i New Orleans Hornets
– Continua il flirt tra Pat Riley e Derek Fisher, con i Lakers al momento defilati, che vedono farsi sempre più concreta la possibilità di perdere il play-veterano
Chiudiamo con i due giocatori più caldi del momento:
– JJ Redick è corteggiatissimo dai Bulls, che hanno fatto la loro offerta di 19 milioni per 3 anni: Orlando dovrebbe pareggiare l’offerta, ma la dirigenza e Otis Smith hanno preso tempo, anche in considerazione dell’importanza assunta dall’ex Duke nell’ultimo anno trascorso in Florida e della necessità di avere un tiratore in uscita dalla panchina.
– Al Jefferson piace a tanti, su tutti Cavaliers e Mavericks: i primi possono offrire parte dello spazio salariale acquisito con la Trade Exception ottenuta nel sign and trade per LeBron, ma è molto più attiva la direzione Dallas-Minnesota. I Mavericks cercano di liberarsi di Stevenson e Carroll, giocatori che non rientrano però nemmeno nei piani dei Wolves, che in posizione di play-guardia sono coperti da Flynn, Sessions, dal futuro (sempre ammesso che avvenga proprio a Minnesota) approdo di Rubio e dagli innesti recenti di Martell Webster e Wes Johnson dal draft.
La situazione potrebbe sbloccarsi inserendo Erick Dampier nella trattativa e qualora Cuban desse l’assenso per la partenza del proprio centro, i Mavs avrebbero un frontcourt di tutto rispetto, con i freschi rinnovi di Nowitzki ed Haywood e con l’impatto realizzativo di Al Jefferson, senza dimenticare la presenza di Jason Kidd, Caron Butler e l’ascesa prepotente del rookie Roddy Beaubois, passato da oggetto misterioso al momento della chiamata a vera rivelazione nel finale di stagione. Pronti quindi a rivaleggiare con i Lakers per puntare senza mezzi termini al titolo, ironia della sorte magari proprio in una riedizione delle Finals con Miami.
Sarà la volta buona per il vulcanico proprietario della franchigia texana?
Ai posteri l’ardua sentenza.
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