La sua prima conferenza stampa da allenatore dell’Inter fu completamente in italiano, senza l’aiuto di nessuno al suo fianco
Di quella sua conferenza, la frase rimasta negli annali fu : “Non sono mica pirla”, essendo già dal primo minuto quel personaggio sfrontato, dalle dichiarazioni taglieti che tanto ai tifosi interisti piaceva.
La conferenza stampa invece tenuta al Bernabeu per la sua presentazione come allenatore del Real Madrid è stata complemente diversa: sorvegliato a vista dagli uomini di Perez, ogni parola detta pesata grammo per grammo, nessuna battuta sarcastica o auto-proclamazione.
Il Mourinho “italiano” si lamentava molto della stampa nostrana, troppo presente nella vita di tutti i giorni del club e tutti troppo allenatori per i suoi gusti.
Ma si sa, in Italia tutti ci consideriamo allenatori, è il nostro modo di essere e sempre così sarà,e la stampa, almeno, non era così di parte come lo è in Spagna.
Chissà cosa avrà detto il buon Mou alla lettura delle maggiori testate giornalistiche spagnole dopo il suo pareggio scialbo all’esordio col Real.
Ecco un riassunto dei titoli:
“L’esordio del nuovo Real Madrid? Mou mal”. Poi si legge: “Mourinho continua a non perdere una partita, ma il calcio del suo Madrid è frustrante”. Secondo ‘Marca’, il Real è ancora in una “fase di costruzione. Per completare il progetto, l’architetto (Mourinho) ha bisogno di un attaccante, un numero 9″.
Come dice un vercchio proverbio: ” Se si lascia la strada vecchia per quella nuova, si sa quello che si perde ma non si sa quello che si trova”.
E se Mourinho in Italia ha lasciato l’essere “idolo”, in Spagna potrebbe aver trovato, per il momento, l’essere “pirla”.
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