Mondiali di Basket: Turchia alle stelle, Spagna alle stalle

Si chiude la terza giornata del Mondiale, con la grande cavalcata turca che non ha un attimo di cedimento nemmeno di fronte alla quotata Grecia, che recuperava Fotsis e Schortsanitis, e nemmeno alla giornata no del proprio leader Turkoglu. Cade invece la Spagna, incapace di gestire mentalmente ogni fase di gara, rimontata da una rediviva Lituania, mai doma nemmeno sul -18.

ILYASOVA ABBATTE LA GRECIA: Nella giornata in cui Turkoglu tira 2/12, senza mai dare impressione di essere in partita, tocca all’altro NBA Ersan Ilyasova incidere a caratteri cubitali il proprio nome nell’elenco di eroi nazionali turchi: il portacolori dei Milwaukee Bucks reagisce ad una fiammata iniziale da 4 punti in 2 minuti del lungo greco Bouroussis, portando con 10 punti conditi da due triple la propria squadra avanti di 6 (18-12). Nonostante l’ottimo Bouroussis, la Grecia sotto i tabelloni fatica a contenere i lunghi turchi, molto più costanti a rimbalzo e di gran lunga più precisi al tiro: l’ingresso di Schortsanitis fornisce 3 punti alla causa, utili per ridurre il margine a -7 (22-15), ma in difesa, prima che Ilyasova riprenda la sua marcia inesorabile, non si trovano risposte ai rebus Asik e Erden, con quest’ultimo autore di 3 bersagli su 3 tentativi.

Sul +7 Turchia arriva la fiammata d’orgoglio degli ellenici che, pur privi dell’apporto dei loro abituali riferimenti offensivi Spanoulis e Diamantidis, alquanto deludenti e poco presenti anche al tiro da fuori, trovano in Bouroussis e in Stratos Perperoglu gli alfieri da cui ripartire per tentare di dare scacco matto alla partita. 2 punti di Nick Calathes fissano il -1 (34-33) e il conseguente timeout turco rimette almeno parzialmente le cose a posto: la Grecia si blocca e per 3 minuti non vede il canestro, ma i Turchi non riescono ad approfittarne, nonostante un mini parziale di 5-0 con 2 liberi di Turkoglu (ai primi punti della partita) a dare il +8 sul 41-33. All’intervallo, la Grecia è di nuovo in scia 41-39, dopo le triple di Kostas Kaimakoglu, prezioso dalla panchina in quei pochi minuti di impiego, e di Spanoulis, nettamente sotto media rispetto ai turni precedenti: il gioco turco è troppo nelle mani di Ilyasova, a quota 17 all’intervallo, e i cambi nel settore lunghi non premiano offensivamente le scelte di gioco di Tanjevic, con Gonlum preziosissimo a rimbalzo ma fermo a “virgola” a referto.

Ancora una volta a segnare la partita arriva l’oramai consueto cambio di ritmo turco, che non dà tregua nè possibilità all’avversario di turno: 7 punti concessi alla Russia nel secondo periodo, 12 concessi alla Grecia nel terzo. Sono soprattutto scelte e intensità difensiva a scavare il divario tra la Turchia e gli avversari, con Erden e Asik che prevalgono a rimbalzo concedendo meno secondi tiri e cambi difensivi e zone a frustrare i tentativi di Spanoulis, Zisis e Diamantidis: altri 3 minuti senza segnare per gli ellenici e Turchia che allunga di squadra, con canestri di Turkoglu, Asik, Erden, Onan e Tunceri. Ironia della sorte, nel parziale dei padroni di casa il primo violino Ilyasova ha un ruolo marginale dal punto di vista realizzativo, limitandosi alla tripla che gli regala il “ventello” personale, seguita dal canestro di Erden che vale il +10 e massimo vantaggio (60-50), immediatamente riscritto nel finale di quarto da un’altra ottima azione di Erden e da una tripla  dello stesso Ilyasova: alla sirena del terzo periodo, Turchia 65-51 e Grecia totalmente fuori partita.

Nel quarto periodo, Tanjevic raccomanda nessun calo di tensione e i suoi giocatori non solo non rallentano il ritmo, ma addirittura premono forte il pedale dell’acceleratore: la seconda tripla di Kaimakoglu non dà fastidio alla Turchia, guidata dal duo Asik-Ilyasova ad un altro parziale che vale il +18 su cui si scrivono le premesse per un quarto periodo di sostanziale relax. Dopo un piccolo break greco, la tripla di Turkoglu a  3’25” dalla fine riporta il margine in doppia cifra: sarà anche l’ultimo canestro della partita, con la Grecia ferma sulle ginocchia e la Turchia che saggiamente amministra energie e punteggio fino alla sirena.
Migliori realizzatori Ilyasova (26) per la Turchia e Bouroussis (15) per la Grecia.

SPAGNA ROSSA DI VERGOGNA: Rosso che fa rima con vergogna quello che accompagna l’uscita dal campo delle Furie ammansite viste contro la pur rediviva e mai doma Lituania. La truppa di Sergio Scariolo per ben due volte aveva le mani sulla partita, addirittura con 18 punti di vantaggio nella seconda occasione, e per ben due volte si è vista rimontare e addirittura superare da un Kleiza versione leader e da un gran finale di Pocius.
Primo quarto che dopo un avvio di sostanziale equilibrio vede prevalere subito la maggiore classe spagnola: il gioco esterno-interno predicato da Sergio Scariolo regala alla Spagna i punti di Marc Gasol alternati alle triple di Juan Carlos Navarro, Raul Lopez e Rudy Fernandez, con quest’ultimo a fissare alla prima sirena il margine di 11 punti con Lituania doppiata sul 22-11.

Nemmeno i timeout aiutano i Baltici e se pure Mumbru entra con impatto incisivo nelle sorti della gara (4 punti in apertura di secondo periodo), la partita sembra incanalarsi sui binari infuocati degli iberici, che sembrano giocare al gatto con il topo facendosi rimontare sempre fino a quota -7 e poi allungando di nuovo, con Marc Gasol a 9 punti personali e con Jorge Garbajosa preciso sia in fase realizzativa sia in fase di assistenze per i compagni. La giocata a fil di sirena di Ricky Rubio mantiene un margine di 8 punti per gli Spagnoli, che devono fronteggiare un Linas Kleiza lussuoso e in grado di punire da ogni posizione: Garbajosa è troppo lento e non riesce a fermare l’uno contro uno del prossimo Raptor, Marc Gasol non può uscire fin sul perimetro e viene infilzato al tiro da 3 e i piccoli spagnoli non reggono il gioco in post tutto fisico dell’11 lituano.
Accanto a Kleiza, spesso schierato da centro per l’inconsistenza realizzativa di Javtokas (utilissimo invece a rimbalzo) e per le altalenanti prestazioni di Jankunas, trovano conclusioni e punti anche Kalnetis e soprattutto l’Armani Jeans Maciulis: Rubio è totalmente fuori partita e dopo il secondo allungo spagnolo, orchestrato da 7 punti di Navarro (+18, sul 61-43 a 4’13 sul cronometro), sono proprio due passaggi sbagliati del playmaker a consegnare due comode affondate a Jonas Maciulis, già autore di 7 punti nel break in chiusura di terzo periodo.

Quarto periodo con i lituani che arrembano dunque, con il punteggio sul -3 (64-61) e la partita rimessa totalmente in discussione: Scariolo appare sconcertato e realmente incapace di dare una svolta mentale ad una squadra troppo occupata a guardarsi allo specchio invece di tenere in pugno le redini di comando. La tripla di Pocius, che gli vale la doppia cifra a quota 10, porta l’incontro in parità 66 punti: tutto da decidere nei restanti 5′, con la Spagna disorientata e in cui perfino l’apparentemente imperturbabile Marc Gasol inizia a commettere degli errori.
Ai 5 punti griffati Navarro-Gasol, rispondono altrettani firmati Kalnetis e Pocius e arriviamo all’ultimo minuto con l’errore di Navarro nel pitturato e una palla persa dallo stesso Gasol: Kleiza inventa a 39” il canestro del vantaggio e i liberi di Pocius e dello stesso Kleiza chiudono definitivamente alla Spagna le porte di un successo che avrebbe potuto significare molto in chiave di cammino futuro in questo mondiale.
Per Scariolo e soci la strada ora si fa tutta in salita, soprattutto se l’intensità mentale continuerà ad essere un punto debole invece che un punto di forza: punteggio finale 73-76, con Kleiza a 17 e Navarro a 18.

LE ALTRE: Primo successo per Porto Rico, che dopo le tensioni patite nel finale con i Greci gestisce con maturità il margine sulla Cina, in cui spicca ancora l’ottimo Yi Jianlian, autore di 24 punti. Nonostante l’imprecisione balistica dalla lunga (23.8%), i portoricani hanno vita facile nel pitturato, con l’NBA Renaldo Balkman mette a referto anche 13 rimbalzi di cui 7 in attacco.
Patiscono più del previsto la Russia contro la Cenerentola Costa d’Avorio e la Francia contro il Canada: ai Galletti serve tutta la classe di Nicolas Batum (24 punti finali), finalmente continuo in fase realizzativa, mentre stecca per la prima volta Gelabale.
Vittoria larga e senza discussioni per la Nuova Zelanda di Penney e Abercrombie contro il Libano.

RISULTATI E CLASSIFICHE:

GR. C:

Grecia-Turchia 65-76
Russia-Costa d’Avorio 72-66
Cina-Porto Rico 76-84

Classifica: Turchia 3-0, Russia 2-1, Grecia 2-1, Porto Rico 1-2, Cina 1-2, Costa d’Avorio 0-3.

GR. D:

Francia-Canada 68-63
Spagna-Lituania 73-76
Nuova Zelanda-Libano 108-76

Classifica: Francia 3-0, Lituania 3-0, Spagna 1-2, Libano 1-2, Nuova Zelanda 1-2, Canada 0-3.

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