Tra tanti difetti, di una cosa bisogna dare atto a Leonardo: la costanza e la capacità di stupire. Con 8 punti di distacco dal Milan a 4 partite dalla fine (nove, visto lo scontro diretto) Leo crede ancora alla rimonta perché non condannato dalla matematica. Stupefacente.
È la vittoria più importante per la qualificazione diretta in Champions?
Per la situazione un po’ sì, ma sono state le tante vittorie in campionato ad averci portato in questa posizione. Oggi siamo secondi in classifica. Mantenere questa continuità di risultati in campionato, in cui tutti gli altri hanno un’alternanza incredibile di risultati, è una cosa molto positiva. Quella di oggi è stata una vittoria particolare.
Questa squadra è sempre stata così. È vero che abbiamo subito sconfitte pesanti, ma se analizziamo abbiamo avuto una settimana in 4 mesi che ci ha messi un po’ in difficoltà. Questi giocatori oggi hanno avuto una reazione, un’applicazione totale.
Vedere l’Inter iniziare come se si dovesse adeguare alla Lazio: questo è forse il problema?
Prima, quando schieravo la squadra in maniera diversa, non era sbilanciata la squadra? La squadra ha giocato bene tante partite, sono momenti, bisogna adeguarsi ai momenti e alle condizioni dei giocatori.
Sneijder aveva bisogno di un impulso?
Non solo lui, tutti noi abbiamo bisogno di stimoli.
Cosa c’è da fare a questa Inter per il futuro?
Credo che oggi non sia il momento di pensare al futuro. È stata una stagione diversa da tutte le altre, il ritmo è stato spezzato troppe volte, per gli infortuni, per il cambio di allenatore, per il cambio di preparazione, una serie di cose che la squadra ha subito. Quello che è rimasto intatto è lo spirito di oggi. Questa squadra c’è, questo cuore c’è sempre stato, la base della squadra c’è e ci sarà. È ancora tutto aperto, succede di tutto. E abbiamo una Coppa Italia da finire bene.
È quindi mancata la continuità di certi giocatori?
La squadra che riesce ad avere i giocatori in condizione per lungo tempo, è quella che forse riesce ad arrivare prima in classifica in campionato.
Non ti è suonata strana la dichiarazione di Mourinho che ha detto che non torna all’Inter perché è sempre più felice a Madrid?
Io sono tranquillissimo, a me non è mai cambiato niente in testa, il mio comportamento e il mio rapporto con l’Inter sono chiari, voglio raggiungere gli obiettivi della stagione.
Ma è un vantaggio questo?
Io parlavo di futuro, il mio rapporto con l’Inter non è mai cambiato in questi 4 mesi, il resto cambia, tutto.
Ci speri ancora?
Sinceramente sì, vediamo.
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