Dal nostro inviato da Bologna, Mirko Nonnato.
Non bellissima partita, allo stadio “Via del mare”, con pochi spettatori. Da una parte un Bologna esclusivamente attendista, dall’altro un Lecce capace di tenere la palla per molto tempo (61% di possesso), ma incapace di rendersi veramente pericoloso.
A dire il vero la squadra pugliese aveva iniziato molto bene, con un colpo di testa di Corvia deviato in angolo da Viviano all’ottavo minuto e, al minuto seguente, con un altro colpo di testa (Jeda), che scavalcava Viviano e costringeva Della Rocca a salvare sulla linea.
Poi molta quantita’ e poca qualita’ per i salentini, che premono molto soprattutto per vie laterali con Munari e Tomovic, ma non riescono a scavalcare la ordinatissima difesa bolognese.
Alla mezz’ora succede l’inevitabile: uno dei pochissimi palloni giunti a Di Vaio viene respinto, palla a Ramirez che, da posizione molto defilata, indovina il secondo angolo basso con grande precisione. Vantaggio senza quasi muovere una goccia di sudore, e questo deve dire molto sulla partita del Lecce.
Lecce che prima della fine del tempo colpisce una traversa con Corvia, con la palla che rimbalza forse al di la’ della linea di porta (molto difficile comunque vedere la palla dentro, anche in televisione..), e subisce un altro contropiede con Ramirez fermato ottimamente da Rosati.
Il Lecce che non riesce a reagire nemmeno nel secondo tempo, attaccando a testa bassa per 45 minuti, ma in modo disordinato e nervoso: veramente c’e’ la sensazione che il gol non possa arrivare.
Il nervosismo coinvolge anche l’allenatore De Canio, che mette in campo Chevanton al 57′ e, dopo venti minuti secchi, lo toglie per punizione, dato che non aveva seguito le sue indicazioni tattiche. E’ un segnale evidente che il problema del Lecce non e’ questa partita (Chevanton pare in questa situazione piu’ un “capro espiatorio”), ma piu’ generale.
Nell’ultimo quarto d’ora l’area del Bologna viene presa d’assalto, Malesani toglie Di Vaio e inserisce Moras e tanto basta: il Lecce e’ stanco e quasi nessuno corre piu’, tutto si risolve in lanci dalla trequarti o passaggi banalmente buttati nel nulla.
Massimo risultato col minimo sforzo per il Bologna, che raggiunge la quasi-certezza della salvezza con ben 39 punti ed uno stato di forma invidiabile.
Momento invece cruciale per il Lecce, che deve assolutamente cercare di non perdere la testa prima delle nove partite che decideranno il suo campionato.
Rosati 6: il gol di Ramirez va a pescare un angolo veramente stretto, bravo sullo stesso uruguayano in contropiede nel primo tempo. Per il resto non troppo operoso.
Tomovic 5,5: nel primo tempo si propone abbastanza bene, nel secondo annega nella confusione della squadra salentina.
Gustavo 5,5: lo svantaggio e’ figlio di poca reattivita’ dei centrali.
Fabiano 5,5: anche lui poco impegnato, quando deve e’ poco reattivo.
Brivio 5: dal suo lato spinge Munari, lui non lo asseconda a dovere.
(56′ Mesbah 6: gia’ piu’ attivo del titolare)
Munari 6,5: uno dei pochi ad avere le idee chiare. Tenta disperatamente di alimentare azioni ordinate, ma e’ poco assecondato dai compagni.
Giacomazzi 5: dovrebbe essere il giocatore determinante, per questo Lecce, ma non riesce ne’ a organizzare la manovra da dietro, ne’ a proporsi con inserimenti.
Vives 5,5: determinante in un paio di episodi in cui il Bologna poteva essere pericoloso, poco propositivo in fase di costruzione.
Olivera 6: dei pochi palloni che finiscono in area, molti partono dai suoi piedi, con cross piuttosto belli, che pero’ partono sempre dalla trequarti. Nel secondo tempo cala fisicamente, ed anche a livello di precisione. Batte mille calci d’angolo, tutti sbagliati.
Corvia 6: molto volenteroso nel primo tempo, scompare un po’ nella ripresa.
Jeda 5,5: non e’ uno di quei giocatori che butta via la palla, ma la confusione pare sopraffarlo. A inizio partita ha un paio di buoni episodi, tra cui la palla salvata sulla linea dal Bologna con Viviano scavalcato.
(dal 57′ Chevanton sv: entra ed esce, episodio di cui probabilmente si parlera’. Ma il problema del Lecce non e’ decisamente lui)
(dal 78′ Piatti sv: vivace nei pochi minuti che ha)
Viviano 6: un paio di buoni interventi, ma sostanzialmente poco impegnato. Esce per un tremendo calcio in faccia durante una mischia in area. In quell’occasione inspiegabili fischi dagli spalti, mentre il giocatore esce dal campo con il viso vistosamente sanguinante.
(dal 72′ Lupatelli 6: subisce i venti minuti piu’ aggressivi del Lecce, ma anche i piu’ confusi. Un solo intervento degno di nota).
Casarini 5,5: il ruolo non e’ il suo. Ci mette molta volonta’, ma viene saltato meta’ delle volte che ha un uno contro uno. Quando entra Busce’ (che di mestiere fa il laterale sinistro) sorprende vederlo rimanere nel ruolo, con Busce’ a centrocampo.
Portanova 6,5: molto attento e lucido.
Britos 6,5: di testa sono tutte sue.
Rubin 6: oggi non spinge sulla fascia praticamente mai. Non serve.
Perez 6,5: piu’ contenimento che spinta, partita ordinata senza grossi affondi, ma dimostra di continuare ad essere in un buon stato di forma.
Mudingay 6,5: con l’uruguayano compagno di reparto, rende sempre difficile al Lecce avvicinare l’area di rigore.
Mutarelli 6: utile in fase di contenimento.
(66′ Busce’ 6: da’ una mano)
Della Rocca 6: partita in cui c’e’ da fare quantita’, e lui esegue.
Ramirez 6,5: primo tempo propositivo in cui fa vedere belle cose, incluso il gol col quale dimostra ancora una volta di possedere un sinistro molto sensibile.
Di Vaio 5,5: fa da punto di riferimento in avanti, ma la partita davvero non gli consente di avere palloni pericolosi tra i piedi. Nell’unico che ha, il tiro gli viene rimpallato, poi ci pensa Ramirez.
(dal 91′ Moras sv. entra per alzare di qualche centimetro il muro difensivo del finale)
l’arbitro Peruzzo 6: qualche errore, ma non troppi e niente di clamoroso.
Ammoniti: Munari e Brivio per il Lecce.
Leave a Reply
You must be logged in to post a comment.