Continua la campagna di Sports Illustrated contro Armstrong
“Lance Armstrong ci istigava a usare l’Epo. Sono state le sue parole a spingerci a seguirlo su quella strada”, così l’ex-compagno di squadra Stephen Swart, in Motorola al Tour de France 1995.
Poi abbiamo l’ispezione alla dogana di S. Moritz, nel 2003, quando al campione texano fu ritrovata una borsa piena di siringhe ma lo lasciarono passare ugualmente (disse che si trattava di vitamine).
E ancora Swart: “Ci pungevamo da soli le dita e testavamo il nostro ematocrito con una macchina grande come un tostapane. Il mio era a 48, quello di Lance 54 o 56”. Il giorno successivo Casartelli cade e muore e Armstrong il 21 luglio vince con le dita puntate al cielo in onore del compagno. Dirà: “Ho corso con la forza di due uomini”.
Poi naturalmente ci sono le dichiarazioni di Floyd Landis di cui vi abbiamo dato atto lo scorso maggio.
Otra tutto è in mano a Jeff Novitzky, colui che incastrò anche l’ex-regina dell’atletica mondiale Marion Jones, e di sicuro Lance non dormirà sonni tranquilli.
Per ora Armstrong ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Non ho niente da dire. Ho sfogliato l’articolo, non c’è nulla. Direi che non ho nulla di cui preoccuparmi, a qualsiasi livello”
Staremo a vedere.
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