Mancano le due ufficialità, ma Antonio Conte sarà il nuovo allenatore della Juventus, mentre Andrea Pirlo il nuovo regista. Certamente, due operazioni intelligenti: Conte è un tecnico emergente ma ha fatto benissimo finora dove ha allenato, otre ad aver sostanzialmente vinto due campionati di serie B; inoltre, è gradito ai tifosi. Pirlo lo conosciamo tutti, ed è un giocatore che se è in buone condizioni è ancora il migliore del mondo.
Le incongruenze però nascono nell’unione di questi due colpi: Conte gioca con un 4-4-2 molto offensivo, quasi un 4-2-4, ed i due mediani sono stati quasi sempre difensivi, dei rubapalloni forti fisicamente. Inoltre, vista la pessima stagione della Juventus di Del Neri, restano moltissimi dubbi sulla reale forza delle ali della Juventus: lo stesso Krasic sembra più un esterno da 4-3-3 che un’ala da 4-4-2. Sembrerebbero dunque necessari ulteriori colpi sugli esterni (l’extracomunitario Bastos?), visto che Conte è sembrato un allenatore molto integralista, che non cambia sistema di gioco.
Come potrà dunque Pirlo inserirsi in questo sistema di gioco? Verrà riscattato Aquilani? Come va valutato l’acquisto di Pazienza? Domande lecite che i tifosi si pongono.
Il riscatto di Aquilani, con l’acquisto a parametro zero di Pirlo, non sembra più una necessità, sempre in virtù delle considerazioni tattiche.
Pazienza è un ottimo mediano, che ha trovato la sua consacrazione con Mazzarri: il tecnico del Napoli però sembra non aver ricucito il rapporto con il dg Marotta, ed ecco che si è andati su Conte. Una mediana Pazienza (o Marchisio)-Felipe Melo sembra la migliore per il gioco dell’allenatore salentino, ma anche per lo stesso Mazzarri, che di sicuro non ama giocare con un regista puro (Cigarini è stato svenduto al Siviglia).
Tanti dubbi ed incertezze che non aiutano la Juventus ed i suoi dirigenti nella rifondazione di una squadra che, in quest’ultima stagione, ha dimostrato di essere stata pensata e costruita male.
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