Come dobbiamo chiamarla Rafa o Rafael Benitez?
“Nel calcio, il mio nome è Rafa Benitez”.
Professore o Mago?
“Solo lavoratore”.
Però, Benitez un professore lo è realmente…
“Si, ho i titoli per esserlo, mi piace insegnare, ma mi piace soprattutto lavorare”.
Analizziamo i gusti di Benitez: in panchina tenuta sportiva o giacca e cravatta?
“Preferisco la tenuta sportiva, ma devo vestire in un certo modo”.
Quanto le è pesato lasciare la Premier League?
“È sempre difficile, Liverpool è una città fantastica, i tifosi sono eccezionali. È stato difficile, ma ora sono contento qui”.
Deve fare un viaggio e deve sceglire il suo compagno. Chi tra Arsene Wenger, Alex Ferguson, Carlo Ancelotti, Roberto Mancini?
“Wenger, Ancelotti o Mancini, non ho problemi con nessuno dei tre”.
E dovesse andare in Spagna, chi porterebbe con sè, Guardiola o Mourinho?
“Chiaramente Del Bosque e Guardiola”
Meglio la paella o la pasta?
“Entrambe, la paella è buona a Valencia, la pasta è buona in Italia”.
È possibile che noi non abbiamo ancora conosciuto il vero Rafael Benitez, quello che magari fuori dal campo è diverso dal Benitez allenatore?
“Sicuramente quando sono con la famiglia e gli amici scherzo di più, ma qui bisogna lavorare seriamente”
La tripletta è un’eredità pesante. Qualcuno potrebbe chiederle chi glielo ha fatto fare?
“Credo che l’Inter abbia fatto tanto negli ultimi anni, nella stagione passata ha vinto la Champions, ma per me continuare a far bene sarà solo una bellissima sfida”.
L’obiettivo di Benitez è vincere o vincere giocando bene?
“Se si gioca bene, si può sempre vincere di più”.
Il lavoro svolto fin qui dall’Inter può già permettergli di dare un voto a difesa, centrocampo e attacco nerazzurro e dire dove la squadra può ancora migliorare?
“Abbiamo un’idea, la squadra svolge un buon lavoro in contropiede, possiamo lavorare sulla difesa e sull’attacco”.
In 9 giorni, dal 21 al 30 agosto, l’Inter dovrà affrontare la Supercoppa Europea contro l’Atletico Madrid, la Supercoppa italiana contro la Roma e l’esordio in campionato a Bologna. È possibile arrivare a queste tre tappe con la vera Inter?
“Ci proveremo. Sarà una squadra forte, ma non la squadra che tutti ci aspettiamo”.
Quando siamo arrivati qui in America c’era un po’ di rassegnazione circa il futuro di alcuni giocatori, come Maicon e Mario Balotelli, che sarebbero dovuti andare via dall’Inter. Adesso quella rassegnazione sembra non esserci più..
“Balotelli è una storia diversa perchè hanno parlato tanto con il Manchester City si è sviluppata giorno dopo giorno. Per Maicon aspettiamo l’evolversi della situazione, ma è chiaramente un giocatore che noi vogliamo, un giocatore molto importante per noi”.
Qual è la cosa che è piaciuta maggiormente a Benitez in America?
“Contro il Manchester City la squadra mi è piaciuta tanto e qualcosa mi è piaciuto anche nell’amichveole contro il Dallas. Mi piace vedere Eto’o che fa gol e vedere come lavora la squadra”.
Come ci dobbiamo aspettare Benitez in panchina? Sempre calmo o potrebbe perdere la pazienza quando, ad esempio, l’arbitro sbaglia?
“Mi piace essere tranquillo, ma se c’è da urlare, so farlo”.
Ha mai parlato con José Mourinho fino a questo momento?
“No”.
Fonte: Inter.it
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