Leggi le formazioni di Bayern Monaco-Inter e ti accorgi che manca un nome: J. Zanetti. Dici che non è serata, senza il capitano l’impresa non si può fare.
Ti smentisce Eto’o dopo 3′, quando scatta sul filo del fuorigioco e infila il pallone sotto le gambe di Kraft.
Poi al 21′, torni a credere che la sorte è contro l’Inter: tiro di Robben non trattenuto da Julio Cesar per la seconda volta in 2 partite, e pareggio del Bayern. Mario Gomez punisce ancora.
Dopo il 2-1 di Muller ti sei già rassegnato al fatto che 3 italiane su 3 sono fuori dalla Champions.
Ma quando Ribery lancia Gomez che anticipa Julio Cesar e la palla si ferma sulla linea e viene salvata da Ranocchia, allora cominci a credere che la fortuna gira dalla parte giusta.
La fortuna aiuta gli audaci e al 2-2 firmato Sneijder ne sei sempre più convinto.
Tre indizi fanno una prova, e il terzo indizio te lo da Pandev, che ti regala la gioia più grande a 2′ dalla fine.
L’impresa è compiuta anche senza il capitano, uno che nelle partite che contano c’era sempre stato.
E’ andata così la serata dell’Inter. Una squadra distrutta dalla velocità dei contropiedi dei bavaresi nel primo tempo, in cui avrebbe potuto subire 3-4 gol oltre ai 2 già presi. Ma una squadra eroica nella ripresa, che ha approfittato della spavalderia dei tedeschi e del suo tecnico che si è permesso anche di togliere il migliore, Robben, inserendo il peggiore, Altintop.
Non puoi che ricevere una lezione. Di carattere dai giocatori in campo e di stile dall’altro allenatore, Leonardo. In piedi per 90′ a incoraggiare i suoi ragazzi, quasi a voler entrare anche lui per dare una mano.
E lo vedi arrivare nel dopo gara tutto pimpante come avesse 20 anni, nonostante i colpi ricevuti da Chivu e Materazzi al momento del gol di Pandev. ” Sono morto, sono morto! – esclama ridendo il tecnico brasiliano – Mi hanno fatto anche un’entrata da dietro sul terzo gol, credo quel pazzo di Materazzi. Spiegare questa partita diventa difficile, questa è un’Inter tutto cuore “, anche se poi Leo una spiegazione tattica del match prova a darla.
” Abbiamo rimesso in piedi la partita dopo 3′, proprio quello che volevamo. Dopo il pareggio è diventato tutto pro-Bayern, abbiamo perso gli equilibri e cercato di riprendere in mano la gara in un momento difficile psicologicamente. Dopo l’altro gol subìto, nella ripresa abbiamo visto come si è gestito bene il pallone, oltre al cuore, finché Pandev non ha fatto il terzo gol, un gol della Madonna, sono felicissimo per lui “. E alla domanda sul derby, risponde così: ” Il derby? Continuo a vivere, andiamo avanti. Manca ancora tanto, non fatemi pensare ai problemi, fatemi godere!!! “.
Effettivamente più si guarda il gol di Pandev e più si capisce quanto sia difficile calciare quel pallone, pesante come un macigno soprattutto per il macedone che attraversava un momento delicato. E’ stato lui stesso ad ammetterlo a fine gara: ” Sono molto felice per il gol, soprattutto perchè arrivavo da un momento molto difficile. Ringrazio la famiglia e i compagni che mi hanno sempre incoraggiato “.
Se secondo Rumenigge, d.g. del Bayern Monaco, ” E’ passata la squadra più fortunata e non quella più forte “, Rooney, impegnato nella sfida contro il Marsiglia, non si è detto per nulla sorpreso della vittoria nerazzurra a Monaco. Intervistato dai microfoni Rai, l’inglese ha affermato: ” Non mi sorprende che i nerazzurri abbiano vinto a Monaco. Una finale di Champions contro di loro? Mi piacerebbe “.
Una serata come quella di Monaco è fatta di momenti positivi, ma anche negativi. Come affermato dallo stesso Leonardo, il primo tempo è stato difficile per la squadra soprattutto dopo il pareggio di Gomez. Da registrare i pericolosi buchi difensivi, nonostante un Ranocchia stratosferico, e la totale assenza del centrocampo: Motta, Cambiasso e Stankovic non sono stati in grado di difendere, ne di impostare l’azione. Si è visto infatti spesso Sneijder abbassarsi sulla linea di centrocampo per prendere palla.
Ma dopo un’impresa del genere, è giusto godere e dimenticare almeno per un giorno i problemi.
Immancabili le pagelle di Gamefox.
Julio Cesar 7: si deve andare oltre all’errore sul pareggio bavarese. Miracoli sullo stesso Gomez nella ripresa e su Ribery nel primo tempo.
Maicon 6: va spesso in difficoltà nel contenere la rapidità di Ribery, ma se in area di rigore ci fosse stato Pazzini, i suoi cross non sarebbero andati a vuoto.
Ranocchia 8: semplicemente mostruoso. Se il risultato rimane sul 2-1 è soprattutto merito suo. Salva un pallone sulla linea che sarebbe valso il 3-1 al Bayern.
Lucio 5,5: a volte lezioso, si sbilancia troppo in avanti lasciando solo il compagno di difesa.
Chivu 6: sistematicamente saltato da Robben, ma il tempismo delle sue diagonali difensive è invidiabile.
Motta 5: assist a Muller per il 2-1 e tanti passaggi sbagliati. Non è un mediano e si vede.
Cambiasso 5,5: a corto di fiato. Nella ripresa aiuta in fase offensiva servendo a Sneijder un bel pallone che l’olandese non finalizza.
Stankovic 5: avvia l’azione del gol di Eto’o. Poi più niente.
Coutinho 6: immaturo sia fisicamente che psicologicamente, fa quello che può contro i giganti tedeschi. Pregevole l’apertura per Eto’o che poi favorirà il gol di Sneijder.
Sneijder 8: tocca un’infinità di palloni e il giusto premio è quello splendido tiro che al 63′ beffa Kraft e regala il 2-2 all’Inter. Sono le sfide che fanno brillare la sua stella.
Pandev 7: si danna per cercare un gol che gli servirebbe come il pane e lo trova a 2′ dalla fine. Tempismo perfetto.
Eto’o 8: 1 gol e 2 assist. Fanno 32 reti stagionali in 38 partite giocate. La Champions è affar suo.
Kharja s.v.
Nagatomo s.v.
Leonardo 7,5: lezione di stile a Van Gaal. Ha trovato il modo giusto per motivare la squadra in ogni momento della partita.
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