Debutto migliore non ci poteva essere: la nuova Inter targata Leonardo vince col Napoli ma soprattutto convince.
La squadra nerazzurra, soprattutto nella ripresa, è sembrata essere sulla strada giusta per tornare quella macchina perfetta che era la scorsa stagione. Bisogna solo attendere che Milito e Pandev tornino in forma e si ricordino come si segna.
Ma se non lo fanno loro, ci pensano i centrocampisti. E non è la prima volta che accade in questa stagione, vedi la sfida col Parma quando addirittura Stankovic segnò una tripletta. Poi di nuovo Thiago Motta e Cambiasso, che hanno preso in mano la squadra e l’hanno trascinata alla vittoria di ieri.
L’italo-brasiliano ha disputato una partita impeccabile, sia dal punto di vista della qualità, due reti di pregevolissima fattura, che della quantità, alto numero di palloni giocati e mole notevole di gioco sviluppata. Di questo si è detto soddisfatto soprattutto Leonardo, che riguardo alla prestazione del suo numero 8 ha detto ” Stasera è stato splendido, ha fatto una gran gara al mio esordio, lo ringrazio “.
Se nella ripresa il Napoli non ha quasi visto palla, nel primo tempo l’Inter è andata in difficoltà sulle ripartenze azzurre, ma questo era inevitabile. Se la squadra di Mazzarri fino a ieri era seconda in classifica, un motivo c’era. Giusta quindi la scelta del tecnico brasiliano di confermare Cordoba al fianco del solito stratosferico Lucio, per tenere testa alla velocità di Cavani e Lavezzi, non buttando subito nella mischia Ranocchia in una partita così delicata.
C’è da dire anche che i partenopei hanno rischiato di andare in vantaggio con Maggio, e nei primi 45′ hanno messo più volte in difficoltà i nerazzurri, che nella ripresa però hanno trovato il gol del 3-1 e hanno congelato la partita. ” Quando abbiamo giocato da Napoli abbiamo pareggiato, sfiorato il 2-1 con Maggio – ha detto il tecnico Mazzarri – poi, nel nostro miglior momento i campioni dell’Inter ci hanno fatto il gol del 2-1 che gli ha spianato la strada: è stato bravissimo lì Maicon nella discesa. Eravamo convinti di poterla riprendere, poi hanno trovato il 3-1 con Thiago Motta su un piazzato. Avevano fisicità e controllo, hanno messo in banca la vittoria ma non siamo cinici come loro, anche sul 3-1 abbiamo avuto occasioni ma non colpiamo come fa l’Inter “.
Soddisfatto il presidente Moratti, soprattutto della tenuta psico-fisica della squadra durante l’intero match, dando dei meriti molto importanti a Leonardo: “Non voglio dare dei voti ai giocatori. Ho apprezzato la maniera con cui la squadra ha affrontato il match, e soprattutto ho apprezzato l’avvicinamento di Leonardo con i ragazzi. Sta creando empatia. Ieri ho visto una squadra tonica. Ho visto una maggiore scioltezza nei movimenti ”, chiaro il riferimento a Benitez, che non ha saputo dare mai alla squadra tranquillità nel corso delle partite.
La differenza con Leo in questo senso è chiara, perchè come ha giustamente affermato il brasiliano, la squadra deve giocare con la sicurezza di chi nel 2010 ha vinto 5 trofei, e non con la pressione di dover fare meglio del passato, perchè meglio del passato è impossibile fare.
Per quanto riguarda l’empatia di cui parla Moratti, un evidente segnale dell’atmosfera giusta creata da Leonardo è stato il fatto che dopo ogni gol e ogni sostituzione i giocatori siano andati ad abbracciare il tecnico. Con Benitez non è mai successo.
Circondato dalle telecamere ieri sera, il brasiliano durante la partita non ha disdegnato cenni e saluti alla curva, come segno di affetto per i cori che già gli sono stati dedicati: “Ero molto concentrato sulla partita, sentivo molto la gara. Non mi piace parlare delle mie sensazioni, rispetto la mia situazione. Quello che devo fare, ad oggi, è pensare al mio lavoro: la squadra mi ha abbracciato alla grande, poi si perde, si vince, ci saranno problemi e questo è lo sport. Quello che mi hanno dato questi ragazzi dal primo giorno è stato splendido, ho letto umiltà e voglia, una cosa davvero stupenda “.
Ma al coro “chi non salta rossonero è” Leonardo non ha potuto reagire, sarebbe stato difficile rinnegare il proprio passato già alla prima uscita in nerazzurro. Il tecnico nel dopo gara ha affermato:” Se salterò ai cori anti-Milan? Dev’essere naturale, non può essere una cosa pensata. Voglio vivere il momento e non spiegarlo, perché se ci provo faccio fatica. E’ difficile spiegare certi momenti. Questa squadra ha un cuore fortissimo, è tutto vero “.
Leonardo è ancora una volta la testimonianza di cosa sia l’interismo, quel coinvolgimento emotivo che o scatta immediatamente oppure non nasce mai: era scattato in Mancini, c’è ancora in Mourinho, e sta nascendo in Leo. Superfluo dire in chi non sia mai nato.
Passiamo ora dai campioni fuori dal campo ai campioni in campo, quelli che ieri sera hanno dato vita ad una gran partita. E parliamo quindi di Thiago Motta, autore di una doppietta e di tante giocate, che nel dopo partita ha espresso la propria soddisfazione: “Abbiamo fatto una partita ottima, giocando bene avanti e dietro, ripartendo con velocità come chiesto da Leonardo. Il primo gol è stato bellissimo, poi anche il gol di testa di Cambiasso: sono contenti, per gli interisti, per la squadra, per Leo “.
Dunque anche se è a lavoro da pochi giorni, il brasiliano ha già delle idee chiare di gioco per la sua Inter: velocità. E ieri sera si è vista, si sono viste azioni splendide con massimo due tocchi, e poco possesso palla sterile in orizzontale. Molto simile all’ Inter che Leonardo aveva ammirato da avversario nel primo derby dello scorso anno, quello terminato 4-0 a favore dei nerazzurri.
C’è stato un momento, precisamente al 25′ della ripresa, in cui il Meazza ha rischiato di venire giù: capitan Zanetti aggira Yebda a centrocampo, salta Cannavaro in velocità e fa partire un diagonale destro che si spegne di poco sul fondo. Le sue 37 primavere irridono ogni avversario in ogni partita che gioca. Il capitano si è detto soddisfatto della prova della squadra, e ha ringraziato i tifosi per l’ovazione durante la premiazione nel pre-partita: ” Ringrazio i tifosi per l’ovazione che mi hanno fatto, sono felice per come è arrivata questa vittoria. Li abbiamo messi in difficoltà, i tre punti sono stati meritatissimi – ha detto Zanetti, che ha poi elogiato il lato umano di Leonardo – Ho grande stima per lui, lo conosco da dieci anni, abbiamo fatto tante cose con le nostre fondazioni “.
Ora l’esame Catania. E dopo la manita, ora Moratti si aspetta la remuntada.
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