Conferenza stampa post-partita di Inter-Genoa, ottavi di Coppa Italia. Leonardo si presenta completamente afono e si scusa con i giornalisti: ” La voce, un disastro.. mi dispiace “.
E’ l’immagine di un allenatore che si è alzato dalla sua panchina ancora prima del fischio d’inizio e non si è mai più seduto, continuando a dare indicazioni ai suoi anche sul 2-0 o sul 3-1.
E’ l’immagine del carattere e della grinta che il tecnico è riuscito a trasmettere in sole 3 partite ad una squadra che sembrava averli persi.
Di grinta ce ne ha messa troppa Muntari, forse, nella sua uscita dal campo. Il ghanese si fa ammonire per perdita di tempo e una volta in panchina spintona Baresi. Unica nota davvero stonata che l’Inter riesce sempre a regalarsi in una serata di festa.
Diamo spazio oggi alle pagelle, assegnate dal sottoscritto dopo aver seguito per Gamefox il match di ieri sera.
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Castellazzi 7: ha la giusta esperienza per sostituire Julio Cesar. Neutralizza tutti i tiri che i vari Sculli, Palacio, Boakye e Veloso scagliano verso la sua porta nella ripresa. Incolpevole sui due gol presi.
Maicon 6,5: Sembra essere tornato in forma. Le sue scorribande mettono in difficoltà la difesa del Genoa. Suoi i cross che regalano la doppietta a Samuel Eto’o e il gol della sicurezza a Mariga.
Ranocchia 6: poteva essere un 6,5 se non fosse stato per quel rigore che ha riaperto i giochi. Andava espulso, come dice, a ragione, Ballardini. Per il resto buona l’intesa con Materazzi, giocate semplici e ottimo tempismo nelle chiusure.
Materazzi 6: non va mai in difficoltà nel tenere Boakye. Nella ripresa qualche lancio nel vuoto di troppo, causato anche dal momento di difficoltà vissuto dall’intera squadra.
Santon 7: anche lui sembra rivitalizzato dalla cura Leonardo. Se Benitez non gli aveva mai dato fiducia, il tecnico brasiliano si è detto molto felice della sua prestazione. Va sempre via a Rafinha sulla sinistra soprattutto nel primo tempo, nella ripresa aiuta la difesa a coprire le avanzate di Sculli e Mesto.
Mariga 6,5: grande gioia per il gol che ha dato la qualificazione alla sua squadra. Potente, poco tecnico ma ha grande corsa e atleticità. La giovane età è dalla sua parte.
J.Zanetti 6: ieri sera a trascinare la squadra ci hanno pensato altri. Ma la sua presenza in campo è fondamentale nei momenti di difficoltà.
Cambiasso 7,5: ogni pallone che passa per il centrocampo è suo. Partita a livelli altissimi sia in zona difensiva che offensiva. Conferma quanto fatto nelle ultime uscite.
Muntari 5: un assist per il gol dell’1-0 che non può cancellare l’autogol clamoroso al momento dell’uscita dal campo.
Eto’o 8: Leonardo ha voluto dire poco sulla sua prestazione, e in effetti c’è poco da dire. Semplicemente mostruoso con 21 gol stagionali. Due perle da far vedere a qualunque ragazzino che da grande voglia fare l’attaccante.
Pandev 6: si vede poco in zona d’attacco ma aiuta parecchio la squadra nello sviluppo del gioco.
Biabiany 5,5: Entra nel momento in cui servirebbe il terzo gol, ma poi ci pensa Mariga dopo 2′. Per cui si limita a qualche accelerazione che non intimidisce i difensori del Genoa.
Obi s.v. Rivas s.v.
Leonardo 7,5: in gara guida la squadra in ogni suo movimento, e in conferenza stampa ha tanta classe nel rispondere alle domande dei giornalisti, difendendo anche chi è indifendibile (vedi Muntari).
Un elemento interessante emerge dalle prime uscite dell’Inter leonardiana: se si ascoltano le parole dei giocatori dopo la gara, da ognuno si sentirà ” c’è tanta voglia di lavorare “. Non che con Benitez non ci fosse, ma evidentemente l’entusiasmo che ci mette Leonardo ha contagiato tutti, anche quelli che giocano meno.
Un esempio è Mariga, ieri a segno, che ha espresso la sua felicità per il gol e la sua determinazione per il futuro: ” Sono contento, questa vittoria è un bene per me, ma soprattutto per tutta la squadra. Sono appena rientrato dall’infortunio – spiega il centrocampista ai microfoni di Inter Channel – e ho tanta voglia di lavorare, di fare di più e di essere sempre più decisivo per questa squadra “.
La gara di ieri ha dato all’Inter una conferma ed una novità.
La conferma viene da Samuel Eto’o, 4 volte di seguito pallone d’oro d’Africa, immenso goleador che nell’annata storta di Pandev e Milito sta facendo di tutto per portare l’Inter in alto. Parecchi si soffermano sul fatto che giochi sulla fascia destra su quella sinistra o in mezzo: c’è poco da fare, dove lo metti lo metti, lui segna. E se non fa gol non è importante, purchè segni qualcun altro: “L’importante è vincere, non ha importanza che sia io a segnare “. Il camerunense ha voluto ringraziare i tifosi per il supporto che danno alla squadra : ” Sono contento perchè ho un bellissimo rapporto con l’intera tifoseria, conoscevo la loro passione: ci supportano sempre e comunque e voglio ringraziarli anche a nome dei miei compagni “.
La novità è Andrea Ranocchia, che ha parlato con una certa soddisfazione del suo esordio da titolare in maglia nerazzurra: ” È stato un esordio emozionante, ma un po’ strano perchè affrontavo la squadra con la quale fino a venti giorni fa mi allenavo. I grandi giocatori come quelli nerazzurri hanno anche un’umiltà incredible e svolgono il proprio lavoro con una grande intensità – ha aggiunto il difensore italiano – non credevo potesse essere proprio così, invece sono dei campioni veri, sotto tutti i punti di vista. Sono fantastici tutti, mi aiutano, chi più chi meno. Sono pronto, voglio ricambiare la fiducia di Leonardo “.
Capitolo mercato. Due i nodi da sciogliere, quelli riguardanti Sanchez e Julio Cesar. Per entrambi suonano sirene inglesi, ma se per el niño maravilla la concorrenza del Chelsea è concreta (offerti 22 milioni di euro all’Udinese), per il portierone brasiliano si parla di un possibile addio a giugno, direzione United. Poco probabile una separazione a Gennaio ma in tal caso sarebbe pronto Viviano, il cui cartellino è in compartecipazione con il Bologna.
Quasi fatta invece per il giovane Castaignos, attaccante del Feyenoord, che è uscito allo scoperto in questi giorni: “Non posso negare che ci sia l’interessamento dell’Inter. Ciò mi rende veramente orgoglioso, ma non ci posso pensare più di tanto visto che gioco ancora per il Feyenoord. Un trasferimento all’estero fa parte del futuro. Certo che essere nell’orbita dell’Inter è un sogno “.
Parole confermate dall’agente del giocatore, Arie Treffers, che ha ribadito che l’affare ” si concluderà in fretta. L’Inter è l’unico club interessato”.
Dopo il record di vittorie in Coppa Italia, 7 consecutive a cominciare da quella con la Samp nel 2008/2009, l’Inter di Leo non si pone limiti.
Ora subito campionato, con Bologna e Cesena da battere, sperando in qualche passo falso di chi sta più in alto.
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