Il calcio è uno sport, diverte e offre uno spettacolo, ma a volte non è cosi. Come vi abbiamo proposto già, il calcio offre anche i problemi di una persona, come nel caso di Sereni, offre infortuni (come quello di ieri a Valencia) che possono in pochi istanti anche troncare la carriera e il sogno di una vita. Troppo spesso offre violenza. Ed è questo a cui hanno assistito gli spettatori di Mersin-Samsunspor, partita di seconda divisione turca.
Arrivati al 40′ minuto di gioco, l’allenatore del Mersin (in vantaggio 1-0) , Yuksel Yesilova, è stato accoltellato dal fratello. Per un attimo il panico tra gli addetti a bordo campo e poi finalmente Yesilova è stato portato via in ambulanza. Più tardi l’allenatore ha dichiarato: “Sono stato fortunato. Un centimetro di più e sarei morto, non so come ho fatto”. La vicenda per fortuna non è finita in tragedia, ma Yesilova ha voluto denunciare il fratello-aggressore. “Ha problemi mentali e l’ha fatto solo per far parlare di sè. La partita era trasmessa in diretta tv e voleva apparire”. Con queste parole ha concluso Yesilova. La gara per la cronaca è stata poi sospesa.
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