Il punto sul mercato del Torino: e’ Iunco il primo colpo di Petrachi

Il Torino finalmente scende in campo sul mercato. Impassibile di fronte alla grandissima campagna di rafforzamento dell’Atalanta, la compagine granata e’ fin’ora rimasta pressoche’ immobile in entrata. La prima grande mossa del Toro versione 2010-11 e’ stata la conferma di “Rolandinho” Bianchi. Il centravanti, accolto con scetticismo due stagioni fa, ha risposto con 24 gol lo scorso anno in cadetteria e, sebbene le sirene della A, Udinese su tutti, permanevano forti, ha deciso di rimanere, sposando il progetto Toro, a patto di una repentina risalita nella massima serie.

Risalita che sara’ complicata, perche’ ad oggi il mercato latita. Pagano, primo obiettivo di mercato da almeno un paio di settimane, di proprieta’ di un Rimini in versione Lega Pro, autore anche lui di un campionato sopra le righe, tarda ad arrivare, e fa pensare sulla forza del mercato di Cairo e soci. I campioni della cadetteria vanno a Bergamo o Siena e, ad oggi, snobbano il grande Torino.

Granbe l’appeal dei granata per Iunco, che si sarebbe detto entusiasta di vestire una maglia cosi’ gloriosa: “Il Torino per me sarebbe la meta piu’ gradita” ha detto pochi giorni fa, sapendo del colloquio tra il suo procuratore e Petrachi. E finalmente qualcosa si e’ sbloccato: accordo fatto con il Cittadella, manca il si’ del Chievo, comproprietario del cartellino, che, siamo certi, non tardera’ ad arrivare. Antimo e’ gia’ pressoche’ certo di vestire la maglia granata. Tavano invece no: il vero crack per l’attacco del Toro e’ oggi lontano dalla societa’ di Cairo.

Spinelli infatti non fara’ sconti e si preannunciano tempi lunghissimi. Inoltre Francesco, nonostante il formale gradimento per la destinazione, sta attendendo una eventuale chiamata da un club di massima serie. L’appeal granata, dicevamo appunto.

Ma il centrocampo? E la difesa? Si parla di interessamenti per Di Cesare e Botta del Vicenza, oltre a Morosini, in un’eventuale prestito dall’Udinese. Ma solo pour-parler, nulla di piu’.

Il rischio e’ il solito, quello che temono tutti i tifosi granata: 10 punte simili e non decisive e nessun rinforzo altrove. Dove Gasbarroni si accende solo ad intermittenza, dove Ogbonna paga l’inesperienza di un’eta’ ancora verde, dove Morello non garantisce alcuna affidabilita’ come primo portiere.

Perche’ di cessioni qualcuna ce n’e’ gia’ stata. Come Sereni sponda Brescia, e l’ormai datato Diana, rifilato al Bellinzona. Doveva arrivare Russotto, prospetto assolutamente interessante nel 4-2-3-1 di Lerda ed invece pare non farsene piu’ nulla. Attenzione alla posizione di Rubin: potrebbe essere ceduto per far cassa.

E sarebbe un autentico dramma per gli equilibri granata, che questa stagione si sono spesso aggrappati sulle sue buone incursioni in fascia.

Sara’ difficile il lavoro di Petrachi da qui al 31 agosto. Una cosa e’ certa: i nomi circolati fin’ora fanno venire un grosso dubbio ai tifosi. Che sara’ un’altra tremenda annata di passione.

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