Torniamo dopo un anno abbondante a parlare di giochi online in relazione all’evoluzione tecnologica del mercato dei PC.
Ormai è passato qualche tempo dalla presentazione del nuovo i-Pad da parte della Apple e del suo presidente Steve Jobs. All’epoca dell’uscita questo gioiellino sembrava rappresentare il massimo in tema di tecnologia, ma come abbiamo visto non sempre l’i-Pad è il meglio per giocare (mentre per altre applicazioni va certamente bene).
Si ripropone come sempre il vecchio antagonismo tra portatili e pc desktop , che un po’ come ai vecchi tempi dei videoregistratori – con la lotta fra fan del Betamax e del VHS – si configura in una sorta di guerra di religione.
C’è chi come il sottoscritto non rinuncerebbe mai al suo mouse, e con i portatili si trova come un pesce fuor d’acqua, al punto da portarsi dietro un piccolo mouse esterno in caso di bisogno. Ma c’è anche chi dall’altra parte della barricata non vorrebbe mai mettersi in casa un grosso cassone ingombrante e cambia un portatile via l’altro, possibilmente di dimensioni ridottissime.
Tornando ai giochi, avere uno schermo grande aiuta quasi sempre, e anche il mouse classico aumenta la velocità di movimento, quindi in linea teorica troviamo preferibile questa opzione, soprattutto se si parla di gamiong di movimento, come nel caso dei vari Travian, eccetera.
Nei giochi sportivi la differenza è pressoché nulla, ma occhio ai portatili mini, molto comodi per le vacanze e ormai in commercio a partire da soli 200 euro. Se dovete usarli per pochi giorni, ok; ma alla lunga sono davvero scomodi. Mettendosi per esempio nei panni di un “trader” di Hattrick, che compra vende giocatori al ritmo di 10-20 al giorno, fare aste su un monitor così minuscolo può sfociare nella nevrosi.
Forse il futuro ci riserverà un perfetto ibrido tra i due sistemi. Una sorta di pc fisso ma portatile, con una tower ridottissima. Certo, a quel punto non si chiamerà più fisso, ma magari prenderà il nome dalla valigetta che lo contiene…
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