Giornata finale degli europei con un argento e tante speranze infrante. Un bilancio conclusivo (e negativo) della spedizione italiana

Si sono conclusi poco fa i campionati europei di atletica di Barcelona, per un’ultima giornata che ha offerto molto spettacolo – su tutti la fantastica gara di salto in alto femminile dominata da Blanka Vlasic – e molte delusioni per i colori azzurri.

L’acuto è venuto da una fenomenale staffetta 4×100 che ha conquistato l’argento, sfiorando anche l’oro, a suon di record italiano. E ricordiamo che il vecchio record era detenuto da un’eternità da 4 signori come Pavoni, Tilli, Simionato e Mennea.

Deludentissimo Andrew Howe, solo quinto nel lungo, che farebbe meglio a riflettere sulla sua carriera di saltatore e pensare se non sia il caso di tornare alla corsa veloce. E poi bravissime ma pur sempre solo quarte le ragazze della 4×400 (altro record italiano) e sciuponi gli uomini.

Non sono bastate due grandi frazioni di Vistalli e Galletti, che hanno cambiato al comando, per lanciare un Licciardello troppo occupato a fare a botto con un belga per ragionare sulla tattica di gara, e soprattutto uno spento Barberi, che ha sbagliato tutto lo sbagliabile e a questo avrebbe forse fatto meglio a rimanere in panchina come in semifinale.

Terminiamo con una notazione complessiva: abbiamo chiuso a 6 medaglie e nemmeno una del metallo più prezioso. E tutto questo agli europei non ai mondiali, signori. Ci sovrastano grandi potenze sportive come la Turchia, la Svizzera, il Belgio e la Slovacchia, e ho detto tutto.

Che tristezza.

Il medagliere conclusivo

Russia		10	6	8
France		8	6	4
Great Britain & NI		6	7	6
Germany		4	6	6
Turkey		3	1	0
Spain		2	3	3
Ukraine		2	3	1
Poland		2	2	5
Belarus		2	1	1
Croatia		2	0	0
Belgium		1	0	2
Latvia		1	0	0
Lithuania		1	0	0
Norway		1	0	0
Slovakia		1	0	0
Switzerland		1	0	0
Italy		0	4	2
Netherlands		0	2	0
Romania		0	2	0
Portugal		0	1	3
Bulgaria		0	1	0
Ireland		0	1	0
Sweden		0	1	0
Hungary		0	0	3
Azerbaijan		0	0	1
Czech Republic		0	0	1
Finland		0	0	1