Quanto successo in Foggia-Gela, partita del campionato di Lega Pro prima divisione, ha dell’assurdo: il punteggio è di 1-2 per il Gela e ci troviamo sulla trequarti del Foggia. Un giocatore rossonero rimane a terra dolorante e gli avversari decidono di mettere fuori il pallone per far entrare i soccorsi. Ma i soccorsi non entrano e anzi i giocatori del Foggia, che secondo le regole del Fair Play dovevano restituire il pallone agli avversari, usufruiscono della rimessa laterale per lanciare a rete Sau, che non ci pensa due volte e segna il gol del 2-2. A questo punto i giocatori del Gela, increduli, non l’hanno presa bene ed è scattata una rissa incredibile. La partita sarà sospesa per sette minuti e quaranta secondi in cui i giocatori se le danno di santa ragione. In qualche modo poi l’arbitro riesce a far riprendere il gioco, ma ormai la frittata è fatta e i venditue in campo continuano a darsele: entrerà ben quattro volte la barella in campo e D’Anna (Gela) e Candrin (Foggia) verranno espulsi. La partita terminerà addirittura con qualche minuti di anticipo e senza il recupero, vista l’impossibilità di giocare.
La cosa assurda è che il giorno seguente, sul sito internet del Foggia, è apparso un comunicato in cui si leggeva “In conclusione, l’Us Foggia chiede il massimo rispetto verso il proprio senso di sportività e di lealtà sportiva. Questa società ed i suoi tesserati hanno sempre cercato la vittoria attraverso il gioco ed è stufo di condotte sleali messe in atto da diverse squadre”. Ancora più sgradevole il fatto che il pubblico di casa ha pure esultato dopo il “gol”.
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