Si è spento a Chieri (Torino) questa notte, all’età di 66 anni, Roberto Rosato, grande difensore del Milan e della nazionale italiana. Rosato lottava da dieci anni contro il cancro. “I medici non si sarebbero aspettati tanta resistenza. Papà è sempre stato un grande combattente, anche nella vita personale, non solo sul campo di calcio. Prima di essere un grande calciatore è stato un uomo grandissimo” ha detto la figlia Carola.
Rosato, nato a Chieri il 18 agosto 1943, stesso giorno e stesso anno del suo “gemello” Gianni Rivera, è cresciuto nel Torino, ma il suo nome è sempre stato legato al Milan, club con il quale ha vinto uno scudetto, 4 coppe Italia, una coppa dei campioni, una coppa intercontinentale e due coppe delle coppe. Con la maglia azzurra è stato campione europeo nel 1968 e finalista nel 1970, prendendo parte sia allo storica semifinale Italia-Germania 4-3, sia alla finale persa 4-1 con il Brasile. Furuno 37 in totale le presenze in azzurro. 187 invece le partite giocate nel Milan, prima di approdare al Genoa e infine all’Aosta.
La notizia della sua morte è arrivata in mattina, nel giorno in cui la nazionale italiana gioca contro la Nuova Zelanda ai mondiali in Sudafrica. Per questo motivo, la nazionale di Lippi scenderà in campo con il lutto al braccio.
Il Milan, tramite il suo sito internet, è uno dei primi a dare la notizia, con un comunicato ufficiale in cui si legge: “L’intera famiglia rossonera si unisce al dolore che ha colpito nella notte la famiglia Rosato per la scomparsa di Roberto Rosato, gloria rossonera. L’ex difensore aveva 67 anni; la Società, i dirigenti, i collaboratori, i giocatori rossoneri e tutti i tifosi milanisti si stringono, nel segno delle più sentite condoglianze, ai suoi Cari. ”
Roberto Rosato lascia tre figli, Carola, la primogenita, Davide e Alessandro, e la moglie Anna. I funerali si terranno in Duomo a Chieri martedì prossimo.
Leave a Reply
You must be logged in to post a comment.