Dal nostro corrispondente dal pianeta Milan Enrico Fraviga
Dopo questo derby il Milan non può perdere lo scudetto
Sono assolutamente convinto che il carattere di una squadra somigli moltissimo al carattere del proprio allenatore; e, ora lo possiamo dire, il Milan ha un grande allenatore. Lo hanno dimostrato le ultime due partite in cui ci si è trovati a gestire situazioni differenti ma ugualmente difficili: il gol del pareggio del Palermo a San Siro a 20 minuti dalla fine e la conseguente rabbiosa reazione della squadra (dal mancato rigore su Pato al 3-1 finale) e l’espulsione di Abate nel derby con la squadra che serra i ranghi e porta a casa 3 punti di importanza vitale sapendo soffrire ma senza rischiare nulla.
Il derby: difficile parlare dei singoli dopo una prova corale così determinata; ma è difficile non pensare subito ad un Ibrahimovic che si carica sulle spalle da solo tutto il reparto offensivo lottando, tenendo palla, subendo e facendo falli, prendendosi il rigore e pressando gli avversari per tutto il corso dell’incontro. Flamini ha offerto un’altra prova maiuscola ( e vien da pensare che anche nelle performance del francese lo zampino di Allegri ci sia), Gattuso ha giocato per un tempo la miglior partita della propria carriera, Seedorf, Ambrosini, Nesta e Thiago, Abate e Zambrotta… Robinho, tutti rigorosamente sul pezzo, tutti uniti per un unico scopo; buttandosi alle spalle la brutta settimana passata compiangendo Pippo Inzaghi e contando le settimane da qui al rientro di Pato.
Il derby, se consacra da un lato la coppia Allegri Ibra dall’altro chiude definitivamente la porta a Ronaldinho, ormai alla quarta esclusione consecutiva; i fatti danno ragione all’allenatore e lo spazio immaginabile per l’80 brasiliano sembra restringersi a qualche partita casalinga con squadre di seconda fascia; probabilmente un lusso che il Milan non può e non deve permettersi e che Dinho non può e non dovrebbe accettare; ne avevamo già parlato prima dell’inizio della stagione, e i nodi sono arrivati inesorabilmente al pettine.
Oggi, 14 novembre 2010, il Milan si mette definitivamente alle spalle moggiopoli e torna ad essere la miglior squadra italiana per individualità, gioco di squadra e prestigio internazionale, non vuol dire che vincerà lo scudetto, ma francamente sarebbe una sorpresa se lo perdesse; e vedere un derby vinto su rigore segnato da Ibrahimovic per fallo di Materazzi su Ibrahimovic stesso e segnato sotto la curva nord togliendo all’Inter l’imbattibilità interna dopo due anni… non ha prezzo.
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