La guerra tra Sky e Mediaset Premium (ricordate il celebre spot, se no lo potete rivedere qui sopra) si arricchisce di un nuovo sanguinoso capitolo.
Sky si è infatti aggiudicata i diritti Champions League anche per il digitale terrestre, sparando – a detta di mediset – una cifra completamente fuori mercato. E non per rivenderli ma semplicemente per elimionare la concorrenza, sempre secondo il Biscione.
Ecco il comunicato stampa di Mediaset a riguardo. Naturalmente rimaniamo a disposizione per l’eventuale replica di Sky.
DIRITTI CHAMPIONS LEAGUE: MEDIASET INVOCA LA VIGILANZA DELLE AUTORITA’ A TUTELA DEI TIFOSI
LA SUBCESSIONE PER IL DIGITALE TERRESTRE PAY AVVENGA A CONDIZIONI EQUE E NON DISCRIMINATORIE
Mediaset prende atto che, ancora una volta, Sky ha abusato della propria posizione dominante accaparrandosi tutti i diritti televisivi pay di una rilevante competizione calcistica internazionale. Il valore offerto è infatti al di fuori di ogni logica economica e motivato esclusivamente dalla volontà di eliminare qualunque tipo di concorrenza. E privare i telespettatori della scelta di quale offerta in pay tv guardare.
E’ ben noto infatti che in una situazione analoga, i Mondiali di calcio 2010 in Sudafrica, l’operatore satellitare si era aggiudicato tutti i diritti pay, compresi quelli per il digitale terrestre pur consapevole di non poterli trasmettere, e si è rifiutato di rivenderli a “Mediaset Premium” che ne aveva fatto regolare richiesta.
Un comportamento discriminatorio a cui Mediaset aveva opposto immediato ricorso all’Authority Antitrust che, proprio nei giorni scorsi, ha aperto un’istruttoria per “abuso di posizione dominante”: «Le caratteristiche strutturali», scrive infatti l’Antitrust, «nonché le barriere all’espansione e all’ingresso sul mercato, inducono a riconoscere in capo a Sky un’evidente posizione dominante nel mercato italiano della pay-tv».
Confidiamo nel fatto che, questa volta, l’operatore satellitare si astenga dal cancellare i diritti del digitale terrestre pay danneggiando così milioni di tifosi che sarebbero obbligati o a sottoscrivere un onerosissimo abbonamento (anche per contenuti che con il calcio non c’entrano niente) o a dover rinunciare alla visione integrale della Champions League.
E non è nemmeno accettabile che la decisione se rivendere o meno i diritti del digitale terrestre pay a chi li può effettivamente esercitare sia affidata esclusivamente all’arbitrio monopolistico di un operatore dominante che metta al centro della valutazione i propri interessi e non l’interesse generale dei telespettatori.
Per questo motivo Mediaset invoca la massima vigilanza da parte delle Autorità affinché i diritti per il digitale terrestre, la piattaforma più diffusa nel paese, siano rimessi sul mercato a condizioni eque e non discriminatorie.
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