Da domenica la nuova rubrica settimanale su Charazay. Preview

Introduciamo con questo articolo la nuova rubrica settimanale dedicata a Charazay Basketball Manager, che troverete ogni sabato qui su Game Fox

Charazay: le differenze dagli altri manageriali, di Zefiro_it

Dopo l’ottima recensione di Macao, andiamo ad analizzare alcuni aspetti di questo gioco concentrandoci su quelli più particolari. Ogni manageriale ha le sue caratteristiche e peculiarità che lo fanno amare ed odiare ma che alla fine lo rendono unico agli occhi degli appassionati. Charazay non è da meno e ci apprestiamo ad esplorarne alcuni aspetti che, ai nostri occhi di utente appassionato, lo rendono, se non unico, di sicuro differente dagli altri manageriali incontrati.

Più allenamento per tutti

L’aspetto di Charazay che maggiormente disorienta i nuovi utenti provenienti da altri manageriali – leggi Hattrick e parenti – riguarda l’allenamento. Infatti tutti i giocatori godono dell’allenamento alla stessa maniera, indipendentemente da se e quanto giochino le partite. Quindi succede – ed è il caso dei giovani – che alcuni giocatori non vedano il campo neppure con il binocolo ma che migliorino ugualmente durante la stagione. Forse poco realistico, ma estremamente comodo per il manager.

Tuttavia, bisogna ricordare che nessun giocatore riceve l’allenamento se la palestra è troppo piena e questo, in pratica, avviene quando un utente possiede più di 20 tesserati anche se non è imposto un limite massimo di giocatori per squadra.

L’allenamento ha bisogno di un’attenta pianificazione: le skill da allenare a settimana sono solamente due e bisogna sceglierle accuratamente in base alle necessità presenti e future di tutta la squadra. Infatti, i giocatori ricevono l’allenamento solo in una delle due skills e progrediscono di pochi punti a stagione.

Quanto pochi? 2-3 senza allenatore, 4-5 con l’allenatore. Quindi deve essere subito chiaro a tutti che l’ingaggio di un allenatore è uno degli investimenti da fare il prima possibile anche se non è una spesa da poco perché i buoni allenatori sono molto ma molto cari. Per intenderci, costano più dei giocatori che vi farebbero vincere senza patemi la VII serie, la più bassa.

Ma per venire incontro agli utenti delle categorie più infime – come la VII, appunto, ma anche la V – che hanno entrate minori, Charazay mette a disposizione la figura dell’allenatore locale, di qualità certamente inferiore rispetto a un allenatore normale ma un ottimo compromesso che a un costo decisamente ridotto garantisce 3, anche 4 scatti.

La pesca miracolosa

Se volete fare una rapida carriera da manager charazariano, vi dovrete, prima o poi, dedicare ai giovani che rappresentano una delle principali vie per i piani alti. Ovviamente è possibile comprarli nel mercato ma quasi tutti gli utenti tentano la sorte della pescata.

Spieghiamo meglio di cosa si tratti. Dopo ogni aggiornamento settimanale, venerdì notte, è possibile investire una somma prefissata nella promozione di un giovane – volgarmente detta pescata -, da rivendere o crescere, che sarà generato casualmente e avrà tra i 15 e i 18 anni. E’ come il superenalotto: difficilmente si pesca un giovante che vi permette di fare il salto di qualità, ma tentar non nuoce.

Mettete via i cornetti e i ferri di cavallo! C’è un modo più efficace di aiutare la fortuna: sborsare un paccone di soldi aumentando l’investimento da sottoscrivere al momento della pescata. Ne esistono tre livelli e il più alto garantisce, alla lunga – molto lunga -, di pescare ogni tanto dei buoni giovani. Ma alla fine l’investimento, in genere, paga.

A differenza di altri giochi, in Charazay non esiste una squadra U18 dove provare i vostri giovanotti che sono invece catapultati direttamente nella squadra maggiore (e unica) di cui seguiranno le vicende e, soprattutto, gli allenamenti.

Purtroppo, spesso, i giovani non sono esattamente all’altezza dei titolari e farne maturare l’esperienza – una delle skills più importanti – in partite ufficiali diventa un gran bel problema se non volete perdere punti in classifica. O meglio, sarebbe un gran bel problema se non esistesse l’allenatore delle giovanili che regala a due U18 un po’ d’esperienza ogni settimana. Gli svantaggi sono, oltre al costo, di non poter convocare i giovani in questione in nessun incontro, ufficiale o amichevole, per tutta la settimana; i vantaggi, di far arrivare a massimo 3 l’esperienza dei vostri virgulti senza particolari patemi in campo e senza rischio infortuni.

Ultima cosa al volo: è possibile prendere massimo tre allenatori delle giovanili per un totale di 6 giocatori.

Una partita infinita

Stanchi di quei manageriali dove non succede mai nulla? Charazay è quello che fa per voi e alla fine non potrete lamentarvi che ci sono poche partite: spesso non si sa a chi dare i resti!

Se la settimana charazaiana inizia il venerdì, subito il giorno seguente avete una partita di campionato a cui ne segue un’altra a stretto giro già il martedì. A queste, si aggiungono altri due appuntamenti domenica e giovedì. La prima è dedicata alle coppe internazionali, mentre al giovedì si gioca la Coppa Italia; se non disputate queste competizioni – e per le coppe internazionali è sicuro perché ci partecipano solo le migliori squadre di Lega A – avete comunque la possibilità di organizzare delle amichevoli che vi permettono, oltre che di provare nuove soluzioni tattiche, anche di mettere da parte del grano – che non fa mai male – con gli incassi e di far immagazzinare esperienza ai giocatori che ne hanno bisogno.

Già stiamo a 4 giorni su 7 e non finisce qui perché se il lunedì non sapete proprio che fare, avrete la possibilità di seguire le partite delle tre nazionali, U18, U21 e maggiore, che in genere si disputano nel tardo pomeriggio o alla sera.

E infine è possibile organizzare tutti i giorni, con una piccola spesa in euro veri, dei tornei privati o delle sfide con i vostri amici. Oppure è possibile gareggiare contro i migliori atleti di Charazay che militano in apposite squadre All Stars. L’ultima possibilità è solo per gli utenti VIP che da noi si chiamano supporter, e consiste nel provare i propri giocatori in scrimmage dividendoli in due formazioni che si sfidano tra loro in singolar tenzone. Tengo a precisare che tornei privati, gli All Stars e scrimmages non fanno acquisire ulteriore esperienza ai giocatori.

250 gironi, 4.000 squadre e tanto ricambio

La lega è organizzata con il classico sistema piramidale al cui vertice è posta la Lega A con un unico girone. A seguire abbiamo 2 gironi di div. I, 4 di div. II e così via sino alla base con 128 di div. VII. Ogni girone è composto da 16 squadre che si traduce in oltre 250 gironi e 4.000 formazioni.

Al termine della stagione, le prime due squadre sono direttamente promosse così come le ultime 4 sono retrocesse; in più, la 3° e la 4° vanno agli spareggi per salire con formazioni della divisione superiore mentre gli utenti dal 9° al 12° posto si scontreranno contro squadre della serie inferiore per garantirsi la salvezza.

Questo sistema fa sì – ed è una delle cose che preferisco di questo gioco – ci sia tanto ricambio di utenti da una divisione all’altra e che ogni stagione sia differente da quella precedente.

Appuntamento a sabato allora!

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