Andrea Agnelli, John Elkann e Marotta: tutto in 15 giorni
Quale futuro per la Juventus nella prossima stagione? La risposta verrà molto probabilmente dai 15 giorni di fuoco che attendono la società e che avranno inizio tra poco. Il 28 aprile ci sarà infatti il primo di tre appuntamenti cruciali, l’assemblea Exor. Poi la due giorni di fuoco, con i due Cda (Juventus e Exor) dell’11-12 maggio.
È qui che si deciderà tutto, a partire da come risanare un passivo che si aggira sui 60 milioni di euro, e che costituisce una zavorra drammatica per una società che vuole rilanciarsi. Cruciali a riguardo saranno le risorse su cui potrà contare la Juve nella prossima stagione, a partire dall’eventuale qualificazione alle coppe.
Certo che arrivare in Champions League risolverebbe più di un problema, ma dato che non è molto probabile ci si potrebbe almeno accontentare della Europa League (meglio di niente dal punto di vista del budget). Punto fondante rimane tuttavia sempre la volontà di “scucire” della famiglia e per questo saranno decisivi i colloqui che giornalmente si svolgono tra John Elkann e Andrea Agnelli, e che dovrebbero giungere a compimento proprio al Cda di maggio.
Da tutto questo dipende in primo luogo la successione a Del Neri (proprio oggi si sono diffuse le voci di un interessamento a Mancini, di cui vi diamo conto in un altro articolo) e poi la politica di investimento nella campagna acquisti.
Sul fronte della rosa attuale l’obiettivo principale è la conferma di Alberto Aquilani, peraltro fortemente voluta dal giocatore stesso, e poi c’è la voglia di irrompere sul mercato da protagonisti e con forse economiche fresche e sostanziose con cui dare l’assalto a quei 2-3 nomi grossi che girano da tempo (e anche qualche sorpresa). Primo di questi Riccardo Montolivo, ma serve anche almeno un uomo per ogni reparto, ovvero un attaccante e un difensore di peso.
Per quanto riguarda il portiere invece si va verso un rinnovo di fiducia a Buffon, che costituirà l’ossatura storica dei bianconeri con Del Piero, il cui contratto è ormai cosa fatta. Manca solo la firma (scontata) delle parti.
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