Sarebbe stata una serie di insulti a far traboccare il vaso tra Cassano e il patron Garrone. Secondo La Gazzetta dello Sport, sono stati proprio questi insulti a far chiedere alla Sampdoria la rescissione del contratto di Antonio Cassano.
Sempre la Gazzetta dello Sport ha ricostruito quanto accaduto quel giorno tra il barese e il numero uno del club blucerchiato, apostrofato da FantAntonio con epiteti vergognosi. In particolare Cassano avrebbe rivolto a Garrone “una quantità innumerevole di insulti tra i quali ‘sonori vaffanculo’“.
All’origine della lite furiosa c’è la richiesta a Cassano di presenziare a un premio consegnato a Sestri Levante. Ecco, stando alla Gazzetta, lo scambio di frasi tra il barese e Garrone:
GARRONE
“Vorrei venissi con me a Sestri Levante per il premio Rete d’argento. Basta che lo ritiri, puoi anche non fermarti a cena”
CASSANO
“No. Io a Sestri non ci vengo. Perché? Perché no. Eh sì che vado a prendere un premio in quella m… di albergo”
GARRONE
“Ma chi ti credi di essere? Non dirmi che sto alzando la voce, con te non l’ho mai fatto e lo sai bene”. (Cassano si alza e se ne va sbattendo la porta con violenza)
CASSANO ANDANDOSENE
“Fanculo. Vecchio di m… (insulti vari mentre torna nello spogliatoio). Vaff… bocch… Fighi de’ bocch…”
Il tutto passando davanti ad alcuni tifosi e ai compagni di squadra Pazzini, Lucchini, Marilungo, Pozzi e Dessena.
Sarà vero, sarà falso? Ai posteri l’ardua sentenza.
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