Calciopoli atti finali: per il PM gli anni non passano!

Il processo di Calciopoli volge alla fine. in queste ultime 2 settimane le udienze previste sono state, per intero, “occupate” per ascoltare la requisitoria presentata dal PM Narducci.

Assurda!

L’aggettivo è forte, ma ben calza alla requisitoria stessa ed alla persona che l’ha esposta. Il togato si è fermato solo a quello che interessava per giungere ad una sentenza di colpevolezza, si è fermato alle fasi iniziali, quando agli occhi di tutti, juventini compresi, le prove esposte sembravano schiaccianti.

Eppure si è andati avanti per 2 anni ed oltre, ma l’evoluzione del processo e, soprattutto, quello che è venuto fuori, oltre ciò che già si conosceva a causa di un’indagine mirata, sembra proprio non interessare al sostenitore dell’accusa. Per il dottor Narducci il tempo si è fermato.

Sembra che gli stessi testimoni chiamati dall’accusa non abbiano avuto valore per chi leggeva in aula il suo bel “papello”, semplicemente perché avevano smontato le tesi accusatorie. Sono state considerate favole quelle di Nucini e non riportate perché contraddicevano quello detto lontano dall’aula Napoletana, eppure c’è un richiamo diretto alle parole dell’ex arbitro dette alla Procura Sportiva e puntualmente distrutte dagli avvocati di parte avversa; Meani che passa come una vittima del sistema, Ancelotti e Collina nemmeno citati per paura di ricordare ai tre giudici che le loro deposizioni avevano fatto guadagnare qualche punto alla difesa; il barbuto sostenitore dell’accusa arriva addirittura ad affermare che i calendari stessi erano giostrati dalla cupola, caso per lo meno strano visto che era un computer che elaborava gli stessi in presenza di tutti ed in diretta televisiva. Non parliamo poi dell’insulso passaggio sulle famose griglie arbitrali e sul “sequestro Paparesta”…

L’ultima fase della requisitoria è, poi, vertita sulle famose Sim Svizzere donate da Moggi ai suoi adepti, secondo Narducci, ma poco (ancora una volta) si è tenuto conto delle incongruenze rivelate dagli atti processuali.

Sorge un dubbio a chi vi scrive, che il brogliaccio letto dal Pm fosse pronto e ben custodito già prima di iniziare il processo? Che abbia si partecipato alle innumerevoli udienze, ma non ascoltato i vari testimoni, avendo già tratto le sue conclusioni? Eppure di incongruenze ne son venute fuori parecchie, ma al pubblico ministero proprio non sono arrivate…

Oggi il maggior quotidiano sportivo Italiano non riporta nulla della requisitoria, nemmeno una parola. Hanno preferito pubblicare un piccolo articolo sull’anniversario dell’Esposto presentato dalla Juventus precisamente un anno fa. Saranno rimasti spiazzati anche loro dall’assurda lettura. Per dovere di cronaca avrebbero dovuto almeno accennare alle gesta del loro eroe, ma un sentore di ostracismo si leva dalle pagine rosa, soprattutto dopo la magra figura fatta dal PM in queste ultime due settimane.

Il Principe della risata, visto che siamo a Napoli, avrebbe detto, dopo aver letto tutta la requisitoria: “Ma mi faccia il piacere…”

 

 

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