Bologna trema: la società rischia fallimento o messa in mora

La Bologna calcistica sta passando in questo periodo momenti molto bassi e di costante paura. Con l’arrivo del nuovo presidente Porcedda, sembrava che qualcosa potesse cambiare e invece sembra che le cose siano peggiorate. Ad oggi infatti il Bologna rischia seriamente una penalizzazione di almeno 3 punti. Oltre al mancato pagamento degli stipendi nei mesi di luglio, agosto e settembre, manca il versamento dei contributi nei mesi maggio e giugno che dovevano essere saldati entro il 18 ottobre, cosa non avvenuta. A questo punto bisogna verificare se si tratta di un lieve ritardo, di un disguido oppure di un vero e proprio mancato pagamento per mancanza di fondi.

In questo casa il Bologna rischierebbe davvero tanto e difficilmente la dirigenza potrebbe rimediare mediante un prestito a condizioni agevolate di qualche tipo (anche se visti i feedback del presidente per lui ora sarebbe difficile persino farsi dare dei prestiti inpdap).

E in città intanto si parla di “messa in mora del club”, “svincolo dei giocatori” e “fallimento”. Tutto questo potrebbe presto rappresentare la realtà se Porcedda non verserà subito i 10 milioni mancanti. E anche se i soldi dovessero arrivare, la penalizzazione in classifica è certa poichè il regolamento prevede questo.

Oggi Porcedda è atteso a Casteldebole e dovrà spiegare questi ritardi. Inoltre lunedì aveva rilasciato detto che “è tutto a posto, ho pagato” cosa non risultata vera dopo che i calciatori hanno verificato che non era stato depositato niente nei loro conti correnti. E i primi malumori si iniziano a sentire. Ieri capitan Di Vaio nono ha mostrato molta sicurezza mentre pronunciava “Ci atteniamo alla comunicazione del presidente” mentre il ds Longo ha detto: “Anche solo un punto di penalizzazione per una squadra che si deve salvare, può fare la differenza”. Si attendono quindi questi 10 milioni che mancano, altrimenti già a gennaio il Bologna vedrà partire tutti i suoi giocatori e il fallimento sarebbe inevitabile.

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