Arbitri, per citare Ungaretti:”Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie”

Sono al centro del ciclone in questo inizio di stagione gli arbitri italiani, che a detta di presidenti, dirigenti e chi più ne ha più ne metta, le stanno combinando di tutti i colori.

Il nostro Paolo Gorla dice la sua.

Buona lettura

“Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie” cosi faceva una famosa poesia
scritta nel 1918 dell’Ungaretti dal titolo Soldati.
Poche parole per descrivere la situazione dei soldati durante la prima guerra
mondiale, fragili come foglie al vento, a rischio sotto i colpi di fucile.
Quasi dei dilettanti allo sbaraglio.
Andando avanti nel tempo, arrivando ai giorni nostri, e mantenendo il massimo
rispetto per la composizione poetica del grande Ungaretti, riusciamo quasi a
fare una metafora tra i soldati di allora e gli arbitri di oggi: dilettanti
allo sbaraglio.
Molti sono stati i risultati “falsati”, sicuramente in buona fede, dall’
operato di arbitri e giudici di linea. Ultimo caso che ci torna alla mente è
sicuramente la partita Brescia-Roma dove l’arbitro Russo e il suo assistente
Ayroldi, convinti di essere in periodo natalizio, hanno impacchettato e fatto
trovare sotto l’albero una bella sorpresa al Brescia, o un po’ di pacchi alla
Roma. Dipende dai punti di vista.
Rigori inesistenti, regalati, espulsioni, ricorsi, multe. In questa partita
possiamo trovare un bel sunto di quello che non dovrebbe fare un arbitro di
serie A. Perché non siamo all’oratorio. Siamo nella massima serie Italiana,
dove ci dovrebbero stare i massimi arbitri Italiani.
Un’errore può capitare tutti, e questa è un’obiezione plausibile. Ahimè però
il signor Russo è anche conosciuto ai molti come il famoso “arbitro Comunista”
descritto così, in maniera scherzosa, dal Presidente del Milan Silvio
Berlusconi dopo un Cesena-Milan finito 2 a 0 per i romagnoli dove però il Milan
poteva recriminare per 2 gol annullati, uno dei 2 molto dubbio. Ora nessuno
mette in discussione la superiorità in quella partita del Cesena, il trio
magico Ibra-Pato-Dinho non girava, e il Milan faceva molta fatica. Ma
certamente un gol non annullato a inizio secondo tempo avrebbe potuto portare a
un’esito diverso. Col senno di poi siamo tutti bravi a parlare.
Ayroldi, già menzionato l’anno scorso durante il pareggio tra Fiorentina-Inter
da Mourinho, per una presunta esultanza al pareggio viola e resosi
protagonista, anche in mondovisione durante i Mondiali 2010: gol in netto
fuorigioco di Tevez, argentini qualificati e messicani a casa. Dopo quella
partita, per la cronaca, tutta la spedizione di arbitri azzurri venne rispedita
a casa, e forse ora riusciamo anche a capirne il perché.
“Assistenti e arbitri ciechi” la dottoressa sensi decise di apostrofarli cosi
dopo la partita della Roma in terra bresciana, Mexes espulso e rigore per le
rondinelle, per fallo inesistente, fuori area tra l’altro. Ed è stata gentile.
Zamparini, invece come sappiamo non conosce mezze misure E dopo Palermo-Inter
ha tuonato contro l’arbitraggio di Andrea Romeo. «Ci hanno negato quattro
rigori» ha dichiarato il presidente rosanero. Ecco i quattro episodi
incriminati: Chivu entra su Cassani, Samuel contrasta Hernandez, Santon preme
su Maccarone in area e ancora Chivu in tackle su Nocerino. Tutto nel giro di
una ventina di minuti.
Poi definendo i nerazzurri come la “nuova Juventus” precisando però in seguito
che si parlava di potere mediatico, non di influenza sui fischietti. L’Inter
tramite Paolillo decise di non commentare, Marotta ribadì invece la regolarità
delle sue vittorie.
Ma la vecchia signora non si è dovuta difendere solo dagli attacchi del
vulcanico presidente rosanero, ma anche da quelli di Pozzo, patron dell Udinese
che dopo il 4-0 subito, ha comunque sottolineato l’intervento di Chiellini su
Sanchez da ultimo uomo al limite dell’area sul risultato ancora di 0 a 0.
Anche la partita Parma-Genoa di domenica non è stata esente da critiche, da
una parte il gol non assegnato al Parma dopo un tiro del giocatore spagnolo
Marques che sembrava avere superato la linea di porta e che ha fatto gridare
ancora una volta alla necessita’ dell’impiego della tecnologia in campo. Dall’
altra la mancata espulsione di Zaccardo, per doppio giallo. Ricordiamo che dopo
Zaccardo ha segnato il gol del pareggio per i ducali.
E queste sono solo alcune delle proteste contro gli arbitri arrivate da inizio
campionato a oggi, e siamo solo alla 4 giornata. Nonostante il cambio di
guardia alla designazione degli arbitri, da Collina a Nicchi nulla sembra
cambiato la bufera arbitri ogni giorno di piu affossa quello che una volta era
il campionato piu bello del mondo, anche se l’attuale dirigente afferma:” “Se
dopo quattro giornate di campionato tutte le società si lamentano per
l’arbitraggio significa che stiamo lavorando bene. Io sono soddisfatto.”
E i tifosi?

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