Il nuovo Google Immagini è un’innovazione prodotta a fine gennaio dal colosso di Mountain View. In teoria doveva essere un cambiamento positivo per gli utenti e il web in generale, dal momento che facilita la visione e lo scaricamento delle foto su internet, ma… c’è un MA grosso come una casa.
Solitamente non ci occupiamo di questioni esulanti il gossip, ma stavolta lo facciamo, anche perché il nuovo Google Images ha letteralmente distrutto il traffico su molti siti basati sulle foto, tra cui naturalmente il nostro. IL crollo del traffico è stimabile intorno al 50% per noi, ma c’è gente, soprattutto in America, per cui è andata anche peggio.
Come fare per proteggere le proprie foto da Google Immagini? Vi diciamo subito che per ora non c’è nessun rimedio decente. Ma prima vediamo come funziona il nuovo Google immagini. Prima del cambiamento chi cercava una foto, quando vi cliccava sopra dal primo elenco si ritrovava l’immagine stessa in primo piano, e il sito che la ospitava sullo sfondo= un contatto, che poi poteva prodursi in altri se l’utente incuriosito prendeva a navigare per la fotogallery.
Ora invece Google apre l’immagini sulla SUA pagina, e anche in alta risoluzione. L’unico contentino dato al sito originale è un tasto sulla destra, che di fatto pochissimi o nessuno clicca. Per quale motivo Mountain View abbia fatto tutto questo, dato che vive anche dei proventi di Google Adsense è un mistero. Per ora sulla pagina di interfaccia non ci sono pubblicità, anche se qualche maligno ha già ipotizzato che verranno implementate in un secondo tempo. Certo, se ciò avvenisse assisteremmo ad un vero a proprio furto con scasso, in cui Google si appropria del lavoro altrui e lo monetizza. Dunque è difficile che si arrivi a tanto. Teniamo anche conto che in alcuni stati come Francia e Germania la nuova piattaforma non è operativa in quanto infrangerebbe apertamente la legislazione locale.
Ma torniamo ai rimedi. Di fatto o si è un programmatore esperto e capace di mettere mano pesantemente al codice del sito, oppure sei si una piattaforma WordPress si può tentare almeno di affidarsi a un plugin di schermatura (watermark) delle immagini. Ce ne sono almeno due buoni: Wp-Picshield e Google Break Dance. Peccato però che non sempre funzionino (da noi per esempio non vanno).
In attesa dunque che gli americani si sveglino e diano luogo a una qualche class action contro Google per bloccare questa sciagurata operazione, no resta che affidarci a voi. Avete avuto lo stesso problema? Vi piace il nuovo Google Immagini? Avete un rimedio da proporre? Contattateci o scrivetelo nei commenti.
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