C’è Emanuela Postacchini, ma c’è anche Melita Toniolo in una piccola parte di Poker Generation, il primo film italiano a tema uscito nelle nostre sale a marzo. La pellicola ha riscosso grande entusiasmo nella nicchia ormai non più così piccola di appassionati, anche se forse il grande pubblico è mancato, ma l’evento segna comunque l’inizio di un cinema di genere.
E d’altronde è proprio la popolarità del Texas Hold’em, con lo stuolo considerevole di appassionati sempre intenti a giocare al casino e online, che ispira questa ondata. Non è un caso che molti vip dello spettacolo e del mondo dello sport (vedi la stessa Toniolo, ma anche per esempio il capitano della Roma Totti) facciano a gara per diventare testimonial dei vari siti di poker.
Quanto a Emanuela Postacchini (che vediamo nella foto sopra con Stephen Dorff) per lei, reduce da una partecipazione a Miss Italia e dalla comparsa sulle pagine patinate di Playboy, il film ha rappresentato sicuramente un trampolino di lancio per la sua carriera. E non è detto che entro breve a sua volta non divenga testimonial di un sito di gioco.
Un fenomeno, quello dei siti dedicati al poker, in continua crescita, e divenuto ormai un business di proporzioni tali da scalzare le altre realtà del settore, come le scommesse sui cavalli e sugli altri sport.
La possibilità di giocare online senza deposito ha infatti contribuito notevolmente allo sviluppo del poker. D’altronde chi non sogna di diventare ricco standosene comodamente seduto a casa a giocare, senza orari né padroni?
Per la cronaca il film Poker Generation ha incassato 68.833 euro, arrivando a posizionarsi nella top 20 dei film italiani nel breve periodo in cui è rimasto nelle sale. Non sono cifre esaltanti ma nemmeno disastrose. Diciamo che è un inizio, per un paese in cui questo fenomeno è ancora in pieno sviluppo.
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