Ighli Vannucchi intervista esclusiva a Gamefox. “Una città come Prato dovrebbe stare in A”

Cari amici e lettori di Gamefox, siamo lieti di proporvi la nostra prima vera grande intervista. Dopo aver festeggiato la scorsa settimana il nostro primo anno di vita, vi vogliamo ringraziare per il sostegno che ci date ogni giorno, con le vostre visite, i vostri commenti e tutto quello che ci permette di continuare con passione.

E la passione ci ha portato ad intervistare un grande del calcio ( e della pesca), che vogliamo ancora ringraziare per la sua disponibilità e la sua gentilezza.  Ecco quindi per voi un’intervista speciale a Ighli Vannucchi.

Per tutti i fan di Vannucchi, visitate il suo splendido sito, mix di calcio e pesca: www.ighlivannucchi.it


Due settimane fa è andato a segno contro il Monza. L’abbiamo vista esultare facendo l’aquila, simbolo dello Spezia. Inoltre il suo nome viene pronunciato dai tifosi allo stesso modo di “eagle”. A questo punto l’esultanza della canna da pesca è abbandonata?

Assolutamente no. E’ il mio marchio, ma visto l’infinito affetto dimostrato dai tifosi spezzini e dall’entusiasmo sono stato talmente coinvolto che mi è partita l’aquila.

Cosa è successo questa estate? Nessuno la voleva..poi il Southampton. Come è andata a finire?

Ho avuto poche offerte, e quelle poche erano prive di fondamenta. Lo Spezia mi ha voluto, proponendomi un progetto ed io ho accettato.

Ma non ha avuto nessun tipo di proposta, oppure ne ha ricevute ma non si è sentito di accettarle? Un giocatore come lei poteva benissimo giocare ancora in serie A.

Infatti …potevo. Senza offerte non vai da nessuna parte.

I tifosi dello Spezia la considerano già un idolo dopo queste prime partite. Tra tifosi pratesi e spezzini non c’è un buon rapporto. Lei da pratese, come si è sentito ad andare a Spezia?

Sinceramente non capisco mai i conflitti tra tifoserie. Sarebbe bello che tutti quanti condividessero il piacere di questo sport senza violenza. Chiaramente qualche sfottò è ben’accetto.

Ai tifosi del Prato cosa si sente di dire? Andrà un giorno a giocare nella squadra della sua città natale?

Penso proprio di no. Purtroppo a Prato finchè non ci sarà un progetto importante, galleggerà come sta facendo da molto tempo. Una città come Prato dovrebbe stare in A!

Sappiamo che ormai lei si sente anche un pò lucchese. Cosa significa per lei Lucca?

Sinceramente non mi sento lucchese. Lucca è una citta stupenda che regala emozioni come essere in vacanza ogni giorno. Mia moglie è lucchese ed insieme abbiamo scelto di vivere a Lucca. Nelle ultime visite a Prato ho notato un degrado surreale…che peccato.

In pochi forse lo sanno, ma lei è stato campione d’Europa con l’under 21 nel 2000. Ben 4 presenze in quel torneo, dove giocava con giocatori come Pirlo, Gattuso, Baronio, De Sanctis, Abbiati, Perrotta. Ha un ricordo particolare di quell’esperienza?

In nazionale ho collezionato 16 presenze con un gol. Probabilmente è stato il periodo calcistico più emozionante…la maglia azzurra è tanta roba.

Rossi, Baldini, Cagni, Guidolin, Somma, Novellino e adesso Pane. Ha avuto molti allenatori, ma quale è stato quello che le è rimasto meno “simpatico” ?

Baldini

Il calcio italiano sembra essere davvero in crisi: male la nazionale maggiore, malissimo le nazionali giovanili. Poche squadre puntano sui giovani italiani, forse l’Empoli in cui lei ha militato, rappresenta un’eccezione: sono i giovani italiani ad essere scarsi, oppure sono le società che preferiscono investire sui giocatori stranieri, magari in sudamerica, dove i controlli fiscali non sono pressanti come in Europa?

In Italia pretendono giocatori pronti ,quindi vanno a pescarli all’estero. Empoli è l’unica società italiana a puntare sui giovani.

Roberto Baggio nei momenti in cui non era impegnato con il calcio, si dedicava alla caccia perché da piccolo suo padre lo portava spesso con se, prestissimo, e lui se ne è appassionato. E’ ormai nota la sua passione per la pesca. Come si è avvicinato a questo sport/passione?

Come lui, mio babbo e mio nonno sono pescatori.

Chiederle quale è il gol che ricorda con più affetto sarebbe troppo facile, allora noi le chiediamo, rimanendo in tema con la domanda precedente, qual è il pesce pescato, che le è rimasto maggiormente impresso?

Moltissimi, ogni pesce ha la sua storia. Probabilmente il mio primo salmone.

Ho letto su una recente intervista che il suo attore preferito è Massimo Ceccherini. Io da buon toscano e pratese quale sono non posso che essere che d’accordo, ma le chiedo quale film/spettacolo le è piaciuto in particolare?

Ceccherini mi piace in tutte le sue forme. Per chi riesce ad apprezzarlo è veramente ganzo. Lo spettacolo di Pinocchio farà epoca.

La nostra intervista sarebbe finita qui, ma grazie alla disponibilità di Ighli, che ha risposto con pazienza anche ad alcune domande dei nostri lettori, continua con altre 7 domande e risposte molto interessanti!

1) Che cosa ha provato un giocatore, comunque non vecchissimo ma dal pedigree di razza, giocare quella partita di terza serie amatoriale col Guamo? Com’è stato il rapporto con quei compagni (seppur brevissimo di un mese)?

Il rapporto è stato similare ad i compagni di squadra che ho adesso,chiaramente gli argomenti sono diversi.è stata una bellissima esperienza che mi a fatto rendere conto di tante cose.

2) Vede un suo erede? Forse Diamanti?

Nessuno ha un erede apparte i figli. Ognuno di noi è unico.

3) I costumi di IronMan e di Fonzie ti calzano a pennello. Dopo il calcio, hai mai pensato di iniziare con il mondo della tv, del cinema o del teatro??

Non saprei.ho girato molti video e filmati di pesca ma girare un film non so se sarei in grado. Chissà…..

4) Da dove arriva il tuo nome?  Ti sei comprato al fantacalcio qualche volta?

Non ho mai giocato a fantacalcio. Il mio nome deriva dal film Cime tempestose.

5) Qual è il giocatore più forte che hai incontrato ?

Non saprei. Ne ho incontrati troppi: Baggio, Ronaldo, Del Piero, Ibrahimovic, Batistuta….

6) Quale squadra tifi?

Nessuna

7) Ciao sono un tifoso della Salernitana, quali sono i tuoi ricordi a Salerno?

Ricordo tutto di Salerno, 2 anni e mezzo ricchi di emozioni. E’ stata una bellissima esperienza!

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