Il dramma di Cabañas, aggredito un anno fa ed ora in difficoltà economiche

Salvador Cabañas è stato un grande giocatore fino al 25 gennaio 2010, quando un colpo di pistola alla testa lo ha messo seriamente in pericolo di vita. Operato d’urgenza, si è salvato, ma da allora si è dovuto sottoporre a costose e lunghe cure riabilitative, che ancora oggi continuano. E’ durissimo lo sfogo della moglie del calciatore, Maria Alonso, che, ai microfoni della radio paraguaiana 100.1 FM, ha svelato la difficile situazione economica che stanno vivendo, ed ha pesantemente accusato l’ex club dell’attaccante, l’América di Città del Messico, che ha unilateralmente rescisso il contratto che legava il giocatore ala squadra fino al 2012. Ecco il sunto delle sue dichiarazioni:

“Abbiamo i soldi per arrivare solo a fine dicembre, dopodiché non potremo più neppure comprarci da mangiare. Siamo nelle mani di Dio. I soldi sono stati spesi tutti per le cure mediche di Salvador. Nonostante le promesse e le belle parole iniziali, [i dirigenti dell’América] non hanno mai speso un solo centesimo da quando Salvador ha cominciato la riabilitazione. Amici ed ex compagni di Salvador ci hanno offerto il loro aiuto, ma lui non vuole ridursi a chiedere l’elemosina. E’ vergognoso che il suo club lo tratti così”.

Dure anche le dichiarazioni dell’avvocato della famiglia Cabañas, Guillermo González, che probabilmente porterà il caso davanti la FIFA: “Quando non gli servono più, buttano i giocatori nel cestino come gli involucri delle caramelle. Non rispettano il lato umano e se ne infischiano dei loro obblighi in materia di previdenza, esattamente come nei confronti di Salvador”.

Importanti gli atti di solidarietà che sono giunti al calciatore ed alla sua famiglia subito dopo l’intervista a Maria Alonso. La CONMEBOL ha fatto sapere che gli riconoscerà un premio per essere stato capocannoniere della Copa Libertadores (l’equivalente della Champions League europea) nelle edizioni 2007 e 2008. Inoltre, sembrerebbe che una nota compagnia telefonica sudamericana voglia sfruttare Salvador come testimonial in un’importante campagna pubblicitaria.

Fanno discutere invece le dichiarazioni dell’ex procuratore del calciatore, José María González, licenziato circa un mese fa e che vanterebbe un credito di 700.000 dollari: “Possiedono diversi immobili ad Asuncion, e vantano il 50% di un centro sportivo del valore di due milioni di dollari, quindi sanno come fare per andare avanti. Si tratta solo di mettersi a lavorare”.

Provocazione bella e buona, o c’è un fondo di verità?

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