Il primo round, prevedibile e previsto. Il coltello tra i denti di una neopromossa. 12 squadre a guardare col naso all’ingiu’. Un impeto di competitivita’. Lo spettacolo della Oro gira come un vortice impazzito, assaltando piano gli ovali degli astanti. Andiamo a prenderli per mano, all’interno del nostro consueto viaggio.
Un massacro. Calcolato fin quanto si vuole, ma resta una soluzione a senso unico. Lupus in Fabula Track & Field straccia la concorrenza proprio a casa del rivale, quel Rotten Athletic che ha in parte bluffato. Perche’ Fabry ha vinto con 65 punti di divario, ma Rotten non ha dato fondo a tutte le energie. Lo dicono i valori delle staffette, molto vicini, come quelli dei lanci. Eppure Rotten rimane indietro, e lo sa: il gap dei salti pare davvero importante, come quello, ormai abitudinario, nella marcia (ma il manager legnanese ha ricominciato ad allenarla). Il finale di questa stagione sembra, purtroppo, essere gia’ scritto. Ma attenzione ai colpi di coda. Sul podio, ancora terza, Polisportiva Besanese, staccatissima dai primi due: la cronistoria dell’incompiuta di JJL, molto deludente nei concorsi. Ringiovanita leggermente con un paio di acquisti importanti, la squadra di JJL rimane quarta in generale, la sua posizione. Difficile aspirare a qualcosa di meglio con quei concorsi. Small Track & Field e Trionfo Ligure quasi impattano, frutto di due squadre dal potenziale simile: medie in tutto, mediocri nelle staffette, discrete nei concorsi, abbastanza buone nelle gare di corsa. Sono probabilmente nelle 12 squadre piu’ forti nell’Italia maxithloniana, ma il gap con le prime sembra sempre essere troppo vasto. Mancano forse 3-4 campioni assoluti, per ognuna di loro. Arretium Atletica, cronistoria della caduta. Era saldamente quarta dopo il fondo, a pressare JJL, e poi il collasso. I concorsi sono davvero mediocri, e Gappo questa stagione rischia davvero tanto di retrocedere. E’ in zona rossa, belli i 23 anni di eta’ media, ma potrebbero, a sorpresa, non bastare. Ma se si salva… il futuro potrebbe passare anche dalle sue mani. Paolino Paperino e’ deprimente: si difende nelle gare di corsa (velocita’ esclusa) e crolla in lanci e staffette, superato proprio da Gappo al fotofinish. Esise paga la scarsa qualita’ lanciatoria della propria squadra, e rimane a parimerito con Gappo nella zona dell’inferno. I 24 anni e mezzo abbondanti di eta’ media non prospettano chissa’ quale crescita, sembra appartenere al limbo di chi e’ troppo forte per la serie 2 ma non ancora per salvarsi nella Oro. Speriamo, per lui, di sbagliarci. Che a chiudere giornata e classifica sia Poseidon, e’ perlomeno una sorpresa. Eppure… la rosa e’ corta, la forma non molto alta, le vendite non sono andate in modo eccellente. Nubi su Moonchild, piu’ di quante se ne immaginavano ad inizio anno. Anche se l’impegno e’ stato minimo (lo dicono le staffette, comunque in buona meta’ classifica) qualche campanello d’allarme c’e’: vedere lanci per credere. Eppure noi crediamo che la lotta per non retrocedere non sia affatto affar suo.
Il recupero. Proprio sul filo di lana, Anannasavanna Team pone i propri vessilli sulla cima della seconda giornata e si gode quella fioca speranza, restando in scia di Fabry al pari con Rotten. Salti e staffette sono indietro, e’ innegabile. Non sappiamo quanto abbia pesato questa particolare settimana degli individuali, ma Vulture ha rosa lunga, ed e’ abbastanza ricco. Eppure il salto di qualita’ sembra non riuscire a farlo. Attendiamo pazienti ma le settimane e i mesi passano inesorabili, con tanta completezza e poca capacita’ di assestare il colpo decisivo. Un pensierino ai societari noi lo faremmo. Che sorpresa nella piazza d’onore. Lucchirpool conferma i nostri dubbi sulla prima giornata troppo rinunciataria e sfodera, con un buon impegno, una prestazione maiuscola, vicinissima alla vittoria di tappa. Fantastico fino ai salti, perde troppo in lanci e staffette, e proprio queste ultime lo condannano alla piazza d’onore. Lo ripetiamo anche per lui: e’ settimana particolare, forse in un altro momento non sarebbe stato cosi’ in alto. Ma i 10 punti conquistati sono ossigeno puro, e Rlucchi, statente certi, dara’ fastidio a moltissimi in questa stagione. I concorsi sono da migliorare, eppure la sua permanenza qui, molto in dubbio ad inizio stagione, sembra gia’ una realta’ nemmeno troppo difficoltosa. Ass. Atl. Reggio C. vince il ballo delle terze: Airone dopo gare di corsa non al massimo dell’impegno schiera i suoi concorsisti da favola e chiude alla grandissima con le staffette. Ha capito in fretta, Airone, che questa stagione non puo’ permettersi partenze a rilento: vista la competitivita’ poteva essere letale. Ed eccolo li’ in mezzo alla classifica, quasi 27enne di media, ma con una qualita’ diffusa specialmente dove piu’ conta, in lanci e salti. Esattamente dove Societa’ Atletica Pellethinaikos dimostra pienamente di esserci: anche Umibozu, dopo il disastro spiegato tra mezzofondo e marcia, si riscatta nelle ultime prove, e per la prima volta dimostra che anche nelle staffette non e’ cosi’ indietro. Vale un po’ il discorso di JJL: senza acquisti di grido, la mediocrita’ e’ dietro l’angolo. Sugosport questa volta si impegna, finisse ora sarebbe salvo, con quei concorsi che bene o male sbarcano il lunario. Eppure la rosa e’ corta, davvero corta per sperare. I picchi di qualita’ non ci sono, Sugo e’ dei pericolanti quello piu’ in bilico. Insieme a GS Diavoli, come ampiamente pronosticato ad inizio stagione. A fine marcia potrebbe ambire persino al podio, ma i concorsi e le staffette fanno crollare Simo. In fondo al gruppo in generale, deve sperare in un miracolo: troppo indietro la sua rosa dove contano poco gli atteggiamenti (concorsi). Forma media attorno a 16 ed eta’ media sopra i 25 non depongono a suo favore. Cus Torino e Brianza Team chiudono prendendosi una settimana di pausa: incapaci di poter ambire a qualcosa di grosso, troppo forti per retrocedere, mirano a recuperare forma. Attenzione ad Andrea che sta vendendo alcuni suoi pezzi importanti nei concorsi, dove solitamente e’ fortissimo: atto dovuto, il ringiovanimento e’ una missione dolorosa ma inevitabile. Steone proprio nei lanci dovra’ rimboccarsi le maniche. L’impressione e’ che per lui persino Vulture non sia cosi’ lontano, con un paio di innesti indovinati.
Leave a Reply
You must be logged in to post a comment.