Daniele Gregori, capitano del Foligno calcio, ha il cancro

Nell’immaginario collettivo il calciatore è visto un po’ come un eroe, senza macchia e senza paura, forte ed indistruttibile. La realtà dei fatti ovviamente ci smentisce ogni giorno. In questi ultimi anni si è tanto parlato della SLA, malattia del Sistema Nervoso terribilmente invalidante, che ha contagiato tantissimi calciatori del passato, di tutte le categorie, ed uno studio indicava come l’incidenza di questo morbo fra i calciatori fosse sensibilmente superiore rispetto alla media della popolazione.

In questo articolo però vogliamo occuparci di un altro caso. Daniele Gregori è il capitano del Foligno, squadra che milita in Lega Pro-prima divisione. Il difensore viene operato per quella che sembra essere una comune cisti inguinale, ma i chirurghi in Sala Operatoria si accorgono che invece si tratta di una forma di tumore al testicolo. Fortunatamente, i frequenti controlli cui un atleta professionista viene sottoposto, e l’operazione tempestiva, hanno facilitato il recupero del calciatore, riducendo al minimo i rischi che tale morbo può comportare. Nonostante ciò, come si apprende dal sito ufficiale del Foligno, “I medici dell’IEO (Istituto Europeo Oncologico) di Milano, che hanno seguito Gregori sin dall’inizio, ritengono necessario, affinché tale malattia possa esser debellata definitivamente, due cicli di chemioterapia preventiva che scongiurino, quindi, che il problema si ripresenti”.

E’ un caso isolato? A quanto pare no. In passato, tumori al testicolo sono stati riscontrati anche ad altri calciatori, come ad esempio Carlos Angel Roa (ex portiere della nazionale argentina, con una lunga carriera in Spagna), German Burgos (ex portiere dell’Atletico Madrid, Spagna), Josè Molina (ex portiere del Deportivo, sempre in Spagna), ma anche un non portiere come l’ex giocatore del Celta Vigo (sempre Spagna però) Ludo Perez.

Dunque, come mai tutti questi casi dello stesso tipo di tumore, in persone così giovani, in calciatori così giovani. Forse, così come si sta facendo per la SLA, sarebbe il caso di cominciare a studiare con attenzione l’incidenza di questa tipologia di cancro all’interno del mondo del calcio, considerando anche che potrebbero esserci altri casi riguardanti calciatori poco noti di divisioni inferiori. In questi ultimi anni sembra quasi che praticare a livelli professionistici e non il calcio possa comportare qualche rischio di troppo per la salute, senza neanche considerare, visto che non sembra essere il caso, connessioni con la pratica del doping.

Sperando che la ricerca medica possa chiarire quanti e quali siano i punti di contatti fra il calcio e questi morbi, vogliamo augurare al capitano Gregori una pronta e definitiva guarigione. Nel far questo, sempre dal sito ufficiale del Foligno, vi proponiamo le dichiarazioni rilasciate dal difensore:

“La battaglia continua! Non è ancora finita ma siamo a buon punto. Colgo l’occasione per ringraziare quanti, già al corrente del problema, mi hanno dimostrato il loro sostegno e mi riferisco ai familiari, agli amici, ai tifosi e alla società che, nonostante mi sia operato a Milano, ha mantenuto un contatto costante con i medici dell’IEO. Vorrei, inoltre, ringraziare preventivamente quanti, venuti oggi a conoscenza della situazione, mi staranno vicino facendomi sentire il loro affetto. Ci tengo, comunque, a dire a tutti di star tranquilli perché questa malattia, dal nome che fa paura, in più del 98% dei casi risulta facilmente curabile. Mi attende un mese difficile ma sono certo che, dopo la sosta natalizia, tornerò più forte di prima e potrò contribuire con i miei compagni alle sorti del campionato”.

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