Punto tecnico sul Milan: Ronaldinho meglio in panchina, Robinho in campo

Dal nostro corrispondente dal pianeta Milan Enrico Fraviga

Il coraggio di mandare Ronaldinho in panchina

Per la prima volta nella gestione Allegri il Milan conclude una partita senza subire nemmeno uno dei micidiali contropiedi che hanno contraddistinto il controverso inizio di stagione rossonero. E’ bastato concedere un turno di riposo a Dinho, e complice l’assenza di Pato, l’inserimento di Robinho ha portato un equilibrio e una stabilità che non si erano viste finora.

Partendo proprio da Robinho è difficile non pensare alla clamorosa occasione che l’asso brasiliano si è letteralmente divorato, ma va anche detto che il lavoro in copertura è stato eccezionale e di grande importanza; forse solo con Robinho la squadra è in grado di reggere il tridente d’attacco (un’avvisaglia di questo la si era già avuta sabato contro il Genoa).

Ma per Allegri il vero rebus inizierà con il rientro di Pato, forse già questa settimana, è facile dire che ad accomodarsi in panchina sia Robinho, ma la mia personalissima convinzione è che il tridente Dihno Ibra Pato non lo rivedremo facilmente in campo; e considerato che Ibra e Pato dovrebbero essere, nella testa di Allegri, titolari fissi, il posto che balla è proprio quello di Dinho che rischia, nell’anno della decisione sul rinnovo del contratto, di accomodarsi stabilmente in panchina. Le prossime settimane daranno una risposta definitiva ma le considerazioni sullo stipendio percepito dal Gaucho e sulla reale utilità di un suo rinnovo (triennale ?) vengono da sé, specie se si considera che la squadra avrebbe bisogno di qualche risorsa per coprire gli esterni difensivi dove anche ieri il buon Antonini ha ballato la rumba per 70 minuti.

Una menzione d’onore per i Signori Gattuso e Pirlo che tra sabato e martedì hanno dimostrato di poter dare ancora tantissimo alla causa milanista e che ci hanno messo cuore, impegno e la grinta che ne hanno contraddistinto la carriera; il rientro di Ambrosini e l’ottimo inserimento di Prince Boateng costituiscono quella saldatura del centrocampo su cui erano in pochi a scommettere ad inizio stagione… e se in attacco i nodi stanno venendo al pettine, l’impressione è che Allegri sia vicino a trovare l’equilibrio e la stabilità che sono i veri elementi che portano lontano le squadre.

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