Vi proponiamo il nuovo punto tecnico sulla Roma, scritto dal nostro nuovo collaboratore Paolo Gorla.
Buona lettura.
Brescia. 22 settembre 2009
La Roma è a terra, dolorante. A colpirla sono state le reti di Hatemaj e
Caracciolo e le scelte arbitrari poco convincenti di Russo da Nola.
Il luogo del delitto è lo stadio Rigamonti in quel di Brescia dove la roma
viene affossata per 2 a 1 dalle rondinelle di Iachini.
La partita
Assenze e defezioni nella roma sono ormai all’ordine del giorno, oggi sono
stati i 2 simboli romani a alzare bandiera bianca e non partecipare alla
trasferta lombarda: Totti e De Rossi.
Le loro assenze si aggiungono a quelle di Riise, Taddei e Castellini e alla
squalifica ancora da scontare per Burdisso senior. Insomma, non un gran momento
per la squadra capitolina con l’infermeria quasi al completo e una serie di
risultati da dimenticare.
Il Brescia invece si presenta davanti ai suoi tifosi da terza in classifica,
senza particolari defezioni e con un Diamanti gasato dall’ultima rete in
campionato contro il Chievo.
La Roma schiera come coppia avanzata Vucinic e Borriello con Menez a supporto
e l’inizio sembra sorridere alla squadra giallorossa: prima una conclusione
dell’attaccante napoletano sventata da un attento Sereni, poi un angolo dove lo
stesso Borriello viene trattenuto in aerea, Russo lascio correre, episodio
molto dubbio e per finire una serpentina del talento francese che supera 3
avversari prima di scaraventare il pallone a pochi centimetri dal palo.
È il 13esimo del primo tempo il minuto che cambia la partita: il Brescia
arroccato in difesa e con pressing alto sui portatori di palla romani riesce a
ribaltare l’azione e vola in contropiede Baiocco apre per Caracciolo che con
un cross dalle destra trova tutto solo in mezzo all’area il numero 56 bresciano
Hatemaj che insacca facilmente. I tifosi bresciani sono in visibilio, non
potevano chiedere partenza migliore alla loro squadra.
I pochi tifosi romani presenti iniziano invece a sentire sulle loro teste una
maledizione che va avanti ormai da 6 partite, compresa la supercoppa Italiana e
Champions League, 4 sconfitte e 2 pareggi è il bilancio attuale.
La squadra di giallorossa si innervoscisce, Mexes commette fallo su Eder sulla
trequarti romanista e si becca un giallo, stesso trattamento per Rosi che
interviene in maniera davvero scomposta su diamanti: un intervento da
arancione.
Siamo ormai al 30esimo quando Ranieri decide di effettuare le prime mosse
sullo scacchiere e tirare fuori un Rosi, in grande difficoltà e inserire al suo
posto il redivivo Cicinho. La roma ora tiene palla, schiaccia il Brescia nella
sua metàcampo con un Menez ispirato e un Borriello sempre propositivo, ma
grazie alla bravura di Sereni e all’ arbitro Russo che nega almeno un altro
rigore alla Roma la squadra biancoazzurra riesce a rientrare negli spogliatoi
con il parziale ancora di 1 a 0.
Il secondo tempo vede una “grossa” novità nella squadra di Ranieri: in campo l
(ex?) Imperatore e fuori forse il migliore della Roma fin’ora, il talentino
Menez. Cambio discutibile non su chi è entrato ma su chi è uscito, forse era
meglio sostituire uno fin li spento Vucinic per fare spazio ad Adriano che
nonostante le critiche giunte a suo carico disputa una gara discreta, sfiorando
il gol in un paio di occasioni.
Il secondo tempo si apre sulla falsa riga del primo, la Roma fa possesso e il
Brescia punta alle ripartenze veloci ed è proprio una di queste che colpisce la
Roma al 17esimo: Diamanti lancia Caracciolo in sospetta posizione di fuorigioco
che fa da sponda per Eder che ha un contatto molto dubbio con Mexes nettamente
fuori dall’aerea. L’arbitro russo incredibilmente assegna calcio di rigore al
Brescia e manda il biondo difensore giallorosso a farsi una doccia anticipata,
Mexes furioso non ci sta e manda a quel paese arbitro e guardalinee, il che
probabilemte gli costerà una lunga squalifica. Le immagini però danno ragione
al difensore francese e incriminano il fischietto di Nola: intervento sul
pallone e almeno un metro fuori dall’aerea. Nonostante questo la reazione
scomposta di Mexes non è giustificabile anche se il rigore l’ha visto solo l’
arbitro.
Caracciolo dal dischetto non sbaglia, 2 a 0 Brescia e roma in 10, ora si fa
davvero dura per i giallorossi che spariscono dal campo infuriati con l’arbitro
e con il morale a terra per il gol subito. Da segnalare una bella rovesciata di
Adriano fuori di poco.
Mancano ormai solo 10 minuti alla fine della partita quando Borriello, servito
da Baptista entrato al posto di un evanescente Vucinic, si gira e scarica il
pallone alle spalle di Sereni. 2 a 1 partita forse riaperta.
Invece no, la Roma non ne ha piu e il Brescia si limita a gestire il pallone.
Nel finale un miracolo di Sereni su colpo di testa ravvicinato dell’Imperatore
giallorosso e lacrime per uno stoico Julio Sergio che s’infortuna al piede su
un’ uscita avventurosa che gli costa il cartellino giallo e forse un lungo stop
dai terreni di gioco. Nonostante questo l’estremo difensore rimane in campo e
le sue urla di dolore e le sue lacrime sono l’immagini di questa Roma, uscita
con le ossa rotte anche da Brescia.
Roma sfortunata e poco brillante, sabato all’olimpico arriva l’Inter e il
futuro di Ranieri non è piu cosi sicuro come si pensava a inizio campionato.
Capitolo società
– Roma forse condizionata dalla mancanza di una società nonostante la Sensi
stia facendo il possibile per garantire una squadra competitiva per una piazza
calda come Roma, vedi acqusito di Borriello (grazie anche all’intervento di
Berlusconi) avvenuto nell’ultimo giorno di calciomercato. Situazione societaria
molto delicata, in quanto la A.S.Roma è ormai nelle mani di una Banca
(Unicredit) che sta cercando dei compratori che rimpinguino le loro casse dal
debito che gli ex presidenti avevano nei confronti della Banca.
Trovare un compratore a questa Roma non è impresa facile, Roma è esigente e ha
bisogno di persone affidabili e che amino i colori giallorossi e la portino a
livelli di fasto mai visti primi se non nell’anno dello Scudetto 2001 dove alla
guida c’era ancora il Presidentissimo Franco Sensi.
Pochi fin’ora i nomi usciti come probabili acquirenti: fra loro i 2
imprenditori farmaceutici Angelini e Angelucci (piu probabile il secondo) e
varie leggende legate a presunti interessamenti arabi o russi, vedi caso Soros
di un paio di anni fa.
Ulteriori intoppi sono nati dalle dimissione dell’amministratore delegato di
Unicredit Profumo, incaricato della vendità della società, che ultimamente ha
dovuto lasciare la banca per motivi “politici”.
Solo il tempo riuscirà a dirci a cosa potrà puntare la Roma nei prossimi anni,
ora serve solo qualcuno capace di mettersi in gioco e che decida di prendere
per mano e aprire il portafoglio per questa squadra, che ha ancora voglia di
lottare e vincere, e per questi tifosi, secondi a nessuno, che hanno voglia di
rivincita verso lo strapotere del nord dopo anni passati a lottare fino all’
ultima giornata. E vincere uno scudetto a Roma.. è magia.
Capitolo allenatore.
-A inizio campionato nessuno si sarebbe aspettato di vedere la Roma cosi in
basso nella classifica di serie A, nemmeno il suo stesso “capo” Claudio Ranieri
romano de roma. Il testaccino che tanto avevo impressionato dopo il brusco
addio di Spalletti, arrivando a contendere lo scudetto all’Inter, si trova ora
in una situazione difficile, la condizione fisica non pare essere delle
migliori, il gioco latita e certe scelte tecniche del CT hanno lasciato l’amaro
in bocca ai sostenitori giallorossi.
Prima della partita con il Bologna Claudio aveva sbottato in conferenza
stampa, facendo quasi un “One-Man-Show” alla Mourinho affermando che la Roma è
una squadra con le palle e si sarebbe rialzata al piu presto. Ora sono passate
2 partite da quella intervista e la Roma è riuscita solo a raccogliere 1 punto
in casa contro il Bologna facendosi rimontare di 2 gol nei minuti finali,
troppo poco, e siccome le disgrazie non arrivano mai solo sabato ci saranno i
campioni d’Europa nerazzurri all’Olimpico. Ultima spiaggia? Molto probabilmente
non lo è ma nell’aria girano già i primi nomi dei possibili successori di
Ranieri con in testa Leonardo,e l ex Ct della nazionale Italiana Marcello
Lippi. Defilato c’è sempre il sogno dei tifosi: quel Carlo Ancelotti ora a
Londra sponda Chelsea che difficilmente a fine stagione lascerà la squadra
inglese.
Che la rinascita giallorossa coincida proprio con la sfida contro l’Inter?
Orgoglio ragazzi, Roma è con te.
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