Non bastava la sconcertante prova con Israele. L’Italia del basket deve ingoiare un nuovo boccone amaro, cedendo alla modestissima Lettonia, che solo 3 giorni prima aveva preso 30 punti dal Montenegro con un Pekovic immarcabile. Ed ora Lituania 2011 diventa durissima.
La Cronaca
Partiamo, come consuetudine, male, ma i nostri due americani ci danno la sveglia, sorpassando 9-8 i rivali baltici con 5 punti del Beli. Il Mago scopre tutti i suoi limiti tornando a sedersi in panchina dopo il secondo fallo in attacco e Strelnieks, il miglior talento lettone, fa metà dei punti del primo quarto della Lettonia. Grazie ad una tripla di Maestranzi e ad un facile appoggio di Crosariol chiudiamo i primi 10 minuti in parità (14-14). Entra il Mancio, la Lettonia si abbassa e va a zona, il Beli entra nella sua “no-points zone” sbagliando tre piazzati. In difesa facciamo fatica, un perfetto sconosciuto come Freimanis, ala forte classe 88 del Siviglia, ci annichilisce con 5 punti di fila. Rientra Bargnani e cambia musica: non entra nei punti ma si sente la sua presenza, tanto che Mordente e Mancinelli mettono due triple, Gigli schiaccia e poi va’ addirittura a rubare la palla per lanciare Maestranzi a due punti facili in contropiede. 29-23, un piccolo sforzo e chiudiamo la partita. E invece no: Belinelli perde due palloni stupidi, non difendiamo e perdiamo anche i rimbalzi lunghi. Parziale di 10-2, e riusciamo nell’impresa di chiudere sotto il primo tempo sul 33-31.
Al rientro il campo il Mago (18 alla fine) è immarcabile: 8 punti in 3 minuti e mezzo, ma segna solo lui e la difesa sbanda. Consentiamo ai baltici di tornare in partita con la nostra superstar al massimo sforzo (chiuderà il quarto con 9 punti e 4 rimbalzi): esordisce Poeta per il quarto fallo di Maestranzi, ma il problema è la sotto dove Gigli subisce in modo inquietante Freimanis. I liberi ci tengono a galla, ma Beli finisce il terzo periodo con 1/8 da tre e siamo ancora sotto 50-52. Maestranzi chiude la sua partita al 32esimo per il quinto fallo, il Mancio segna 6 punti di fila e impatta a 60. Ma non teniamo un pallone in difesa, i rimbalzi sono sempre in mano ai lettoni che sembrano crederci di più. Il Mancio è incontenibile, Bargnani prende un rimbalzone e recuperiamo da un -4 al +1. 2.15 dalla fine, tiro fuori equilibrio di Bargnani e quinto fallo di frustrazione. E’ la fine. Non segniamo più, tira solo il Beli che ci prende a 31 secondi dalla fine. Strelnieks, l’unico davvero con un buon talento tra gli avversari, si prende due punti importanti e fa un libero su due per il 69-67. Zakis sfonda, c’è fallo sul Mancio che mette solo un libero su due. Titoli di coda. E tanto imbarazzo.
Addio Lituania?
Ed ora per passare diretti ci vuole un mezzo miracolo. Passa solo la prima, dovremmo vincerle tutte e sperare, ma ci sembra perlomeno un’utopia: non credere in passi falsi altrui, ma nelle nostre forze. La migliore seconda non saremo noi, si punta ad uno di quei posti per il gironcino dei ripescati. Per evitare di finire davvero nel ridicolo.
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