Doveva essere un anticipo di passerella per Alberto Contador e invece c’è voluto tutto l’impegno del campione spagnolo per prevalere su un Andy Schleck mai domo, che ha saputo trovare le energie giuste pur nella disciplina a lui meno congeniale: la cronometro.
Ultimi 52km veri di Tour de France, uno contro uno, per l’ennesima volta, con soli 8” a fare da spartiacque tra Alberto Contador ed Andy Schleck, ultima occasione di riscatto anche per chi in questo Tour è rimasto deluso, su tutti Lance Armstrong, un tempo dominatore delle prove contro il tempo, e Bradley Wiggins, per chi aspettava questa tappa con ansia, come Fabian Cancellara, e per chi invece ha lavorato tanto per la squadra e ora può finalmente concedersi una giornata da protagonista, come i vari Martin, Thomas, Sorensen e via dicendo.
Fin dalla partenza, i favoriti fanno rispettare il pronostico: Bert Grabsch è il primo a fissare un tempo degno di nota, 1h 02′ 44″, subito battuto dal compagno di squadra Tony Martin, uno dei più grossi flop di questo Tour 2010. Il tedesco infligge distacchi pesantissimi anche a cronoman veri come David Millar o David Zabriskie, ma alla passerella del primo km parte Fabian Cancellara, che al solito mulina a rapporti incredibili i pedali, mangiandosi km dopo km e battendo il tempo di Martin di 17”.
Tutti attendono ovviamente il duo Contador-Schleck, mentre prende il via anche Lance Armstrong, all’ultima cronometro al Tour e forse in carriera: l’americano sembra pedalare bene ma il tempo non lo premia. Chiuderà con più di 7 minuti di ritardo da Cancellara, dietro anche al compagno di squadra Leipheimer, uscito dai 10 proprio nell’ultimo tappone pirenaico, e anche a un positivo Carlos Sastre.
Menchov e Samuel Sanchez duellano per il podio, con lo spagnolo in difficoltà anche per gli esiti dell’ultima caduta: il russo invece procede di buona lena e pare essere l’unico degli uomini di classifica a poter agganciare le prime posizioni anche nella classifica di tappa. Intanto pronti-via per Schleck prima e Contador poi, con subito una grande sorpresa: il lussemburghese è avanti nei primi km di gara e recupera secondi a Contador.
Schleck dopo le debacle con oltre 2 minuti persi nelle crono dell’anno scorso sembra essere in tutt’altra condizione e all’intermedio è addirittura sotto il tempo del rivale di ben 6”: 2” sono rimasti alla maglia gialla, con ancora tanti km da percorrere. Nel mentre, arrivano altri specialisti, con Wiggins e Thomas al 9° e 10° posto: molto al di sotto delle aspettative il Tour di Bradley Wiggins, che non solo non è riuscito a piazzarsi a ridosso del podio replicando il risultato del 2009, ma non è nemmeno stato protagonista delle cronometro, suo usuale terreno di caccia.
Nella seconda parte del tracciato, Menchov è in netto vantaggio su Sanchez, mentre Contador pare aver ritrovato il ritmo giusto: Schleck ora accusa il colpo e la lancetta del cronometro dà ragione allo spagnolo, che passa al secondo intermedio con 6” di vantaggio, presto incrementati nettamente oltre i 20 fino ad arrivare ai 31” finali. Menchov è a podio, Kreuziger 9° a ridosso di Joaquin Rodriguez, mentre Leipheimer rimane fuori dai primi 10, con il compagno Horner a precedere Luis Leon Sanchez.
Impressionanti in ogni caso i distacchi inflitti da Cancellara: escluso Tony Martin, gli altri tutti sopra il minuto, con fior di specialisti messi uno in fila all’altro dietro la lavagna.
Applausi anche per Ivan Basso, in condizioni alquanto precarie, che finisce la cronometro lontano in classifica ma con la soddisfazione di essere riuscito a portare ormai a compimento il proprio Tour.
Le Classifiche:
Tappa:
1. Fabian Cancellara – SAX – 1h 00′ 56″
2. Tony Martin – HTC – +17”
3. Bert Grabsch – HTC – +1’48”
4. Ignatas Konovalovas – CTT – +2’34”
5. David Zabriskie – GRM – +3’00”
6. Koos Moerenhout – RAB – +3’03”
7. Vasil Kiriyenka – CEP – +3’10”
8. Marten Tjallingii – RAB – +3’21”
9. Bradley Wiggins – SKY – +3’33”
10. Geraint Thomas – SKY – 3’51”
Generale:
1. Alberto Contador – AST – 89h 16′ 27″
2. Andy Schleck – SAX – +39”
3. Denis Menchov – RAB – +2’01”
4. Samuel Sanchez – ESK – +3’40”
5. Jurgen Van den Broeck – LOT – +6’54”
6. Robert Gesink – RAB – +9’31”
7. Ryder Hesjedal – GRM – +10’15”
8. Joaquin Rodriguez – KAT – +11’37”
9. Roman Kreuziger – LIQ – +11’54”
10. Christopher Horner – RAD – +12’02”
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