C’era grande attesa a Saint Andrews, in Scozia, per il primo giro dell’edizione del centocinquantennale del British Open, terzo major stagionale che quest’anno si gioca sul campo più antico del mondo, l’Old Course, nato nel 1552, e molte delle aspettative della vigilia non sono andate deluse: Rory McIlroy, il 21enne nordirlandese da molti considerato l’erede di Tiger Woods, ha segnato uno score di 63 colpi sulle prime 18 buche del torneo; dopo una partenza tranquilla, con un solo birdie nelle prime 8 buche, il campione di Portrush ha fatto segnare un fantastico eagle due alla 9, seguito poi da altri 6 birdie nelle seconde nove del links scozzese. Sfruttando al meglio le insolite ottime condizioni climatiche, McIlroy ha così eguagliato sia il record del campo sia il record per il più basso giro in un major.
A due colpi dal leader una delle sorprese del giovedì scozzese: il sudafricano Louis Oosthuizen, autore di un ottimo 65, risultato degno di nota perchè ottenuto nel pomeriggio, con condizioni climatiche nettamente peggiori che al mattino a causa del vento e della pioggia. Un colpo dietro a quota 66 vi sono 7 giocatori a condividere la terza posizione, tra cui spicca sicuramente l’americano John Daly, noto negli ultimi anni più per le vicende extragolfistiche legate all’alcool che per il suo gioco, ma capace di vincere il British Open proprio a Saint Andrews nel 1995 sconfiggendo al play off il nostro Costantino Rocca; a fargli compagnia 4 europei, il gallese Dredge, l’outsider inglese Tiley, lo svedese Hanson e il veterano Coltart, miglior scozzese nel primo giro.
In ottava posizione, a 4 colpi da McIlroy, due dei grandi favoriti del torneo: l’inglese Lee Westwood, numero 3 del mondo, e Tiger Woods, che sul campo che più preferisce, e su cui ha vinto nel 2000 e nel 2005 con distacchi record due dei suoi 3 British Open, sembra aver finalmente ritrovato la forma dei giorni antecedenti gli scandali sessuali che lo hanno pesantemente condizionato fin qui nella sua stagione.
Due gli italiani in campo, entrambi sfortunati a scendere in campo nel pomeriggio, e prestazioni alquanto differenti: discreto il primo giro di Edoardo Molinari, vincitore domenica scorsa dello Scottish Open, che si trova al 30° posto con 69 colpi, molto deludente il fratello Francesco, a rischio taglio dopo un pesante 74 che lo relega in 117° piazza.
Non sembra in grado di ripetere l’exploit dello scorso anno Tom Watson, il sesantenne americano che lo scorso anno perse solo al play off la possibilità di alzare al cielo per la sesta volta la Claret Jug.
Notizie negative anche per il numero 2 del mondo Phil Mickelson, incappato in un brutto 73, mentre non ha brillato il campione in carica, Stewart Cink, che ha concluso il suo primo giro con 70 colpi.
Le posizioni di testa dopo il primo dei 4 giri:
63 Rory McIlroy (Nir)
65 Louis Oosthuizen (Rsa)
66 Peter Hanson (Swe), John Daly (USA), Andrew Coltart (Sco), Steven Tiley (Eng), Bradley Dredge (Wal)
67 Nick Watney (USA), Tiger Woods (USA), Lucas Glover (USA), Marcel Siem (Ger), Sean O’Hair (USA), Alejandro Canizares (Spa), Lee Westwood (Eng), Fredrik Andersson Hed (Swe), Y.E. Yang (Kor)
68 Ross Fisher (Eng), Oliver Wilson (Eng), John Senden (Aus), Jin Jeong (Kor), Ricky Barnes (USA), Ryo Ishikawa (Jpn), Vijay Singh (Fij), Robert Rock (Eng), Trevor Immelman (Rsa), Shane Lowry (Irl), Camilo Villegas (Col), Henrik Stenson (Swe), Ross McGowan (Eng)
69 Retief Goosen (Rsa), Martin Kaymer (Ger), Simon Dyson (Eng), Dustin Johnson (USA), Hunter Mahan (USA), Robert Karlsson (Swe), Steve Marino (USA), Robert Allenby (Aus), Mark O’Meara (USA), Paul Lawrie (Sco), Ernie Els (Rsa), Paul Casey (Eng), Bo Van Pelt (USA), Ignacio Garrido (Spa), Danny Chia (Mal), Edoardo Molinari (Ita)
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