Arriva al Franchi di Firenze, uno stadio importante, in cui però non aveva mai segnato, il numero 200, poi, su azione, anche il 201, che regala alla sua Roma il pareggio per 2-2 in casa della Viola, nell’anticipo di mezzogiorno della trentesima di serie A, il resto è una gran festa, un tripudio personale, cui si unisce anche lo sportivo pubblico del capoluogo toscano. Francesco Totti sfonda quota 200 gol in A, un traguardo di assoluto prestigio, a coronamento di una parabola calcistica a tratti più che esaltante. E nel dopopartita non nasconde la sua emozione il capitano giallorosso: “Che sensazioni provo per questi numeri? Penso solo a una carriera, la mia, bellissima, ancor più perchè vissuta tutta con la stessa maglia. Cosa mi manca ora prima di chiudere da calciatore? Non spetta a me dirlo, tocca alla gente, alla critica, dire se ancora non ho fatto qualcosa ho devo dimostrare altro”.
“Cosa è cambiato con Montella e se ora si può dire che il problema di questa Roma era davvero Ranieri? No, per me assolutamente no, io col mister non avevo nulla, anzi, poi, è chiaro, che se non arrivano i risultati finisce per essere sempre colpa del tecnico, si è arrivati a un punto in cui era necessario cambiare e lo abbiamo fatto, con Vincenzo sono variate molte cose, ma direi soprattutto i risultati, è normale che con un tecnico diverso si voglia sempre dimostrare qualcosa in più, ma io penso solo a me stesso, mi sto ritrovando, soprattutto in campo, ho recuperato la mia serenità”. Chiusura inevitabilmente con dedica: “Quella è sempre la stessa, le dediche del resto non si cambiano” la replica di Totti, mister 200. Una serie infinita, e ancora aperta, iniziata addirittura nel lontano 1994, oltre 16 anni fa, il 4 settembre, in quello che sarebbe presto diventato il suo stadio, l’Olimpico, prima di una lunga serie di avversarie punite, il Foggia. Il bottino personale della bandiera capitolina si è concretizzato in 466 partite, una media pazzesca, incrementata dalle due doppiette di fila, visto che prima della sfida di domenica, solo sette giorni prima aveva dato un doppio dispiacere alla rivale più acerrima, la Lazio, nel derby. Meglio di così….
Rivediamoci insieme alcuni dei suoi gol più belli:
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