Juventus ci risiamo. Rigori inesistenti, polemiche e parole fatte.

E’ noto ormai a tutti che la Juventus è la squadra “degli arbitri”, visti gli numerevoli episodi nel corso degli anni a proprio favore. Anche Calciopoli ha confermato questa tesi: Moggi che chiama arbitri, partite che sembrano comprate. La punizione esamplare, con la retrocessione in B, sembrava aver cambiato qualcosa, ma a distanza di quattro anni, i favori per la vecchia signora ci sono sempre. L’ultimo ieri in Bologna-Juventus. L’ultimo ieri, l’arbitro De Marco.

Siamo al 34′ minuto: Iaquinta serve Krasic sulla destra, che entra in area e neanche sfiorato da Portanova, si butta clamorosamente. L’arbitro fischia mentre tutti pensano alla punizione per simulazione e giallo per il giocatore. E invece no! Calcio di rigore. Lo stadio impazzisce e si chiede come sia possibile. Si vedeva anche dalle tribune che non era rigore, non servono questa volta moviole o altro. Il giocatore si è clamorosamente buttato.

E proprio perchè si è visto chiaramente anche dalla parte più distante dello stadio che non era rigore, che ci chiediamo come abbia fatto l’arbitro a non accorgersene, sempre se sia così. Perchè questa volta è lecito anche pensare male! Guardate l’immagine: l’arbitro è al limite dell’area, Krasic dentro. Quanti metri ci saranno? Forse 6 a dire tanto. E la visuale è perfetta, non essendoci giocatori davanti. Inoltre Krasic si butta vistosamente dopo “un probabile”contatto, cosa che fa pensare subito che il contatto non ci sia stato. L’errore di De Marco è netto poichè può vedere benissimo, ma il guardalinee che era messo in posizione ancora migliore, che cosa ha visto? Non può aver visto un contatto che non c’è assolutamente, e se lo ha visto abbiamo un buon oculista da consigliarli. Lui era proprio li, posizione ideale, poteva segnalare la simulazione e invece non ha fatto niente, non ha neanche consultato o richiamato l’attenzione dell’arbitro. I giocatori del Bologna hanno provato a protestare, ma invano.

E allora vediamo con dei fermi immagine l’episodio:

Nella prima immagine si nota la distanza tra i due giocatori. E’ davvero notevole e non servono i poteri dei supereroi per accorgersene. Nella seconda, Krasic cerca il contatto, ma essendo una distanza orbitale, non lo trova per la tristezza del suo piede destro, che rimane cosi sospeso a circa 40 centimetri dall’avversario. Nella terza Krasic, che ormai voleva il rigore, si butta rischiando grosso, ma per sua fortuna l’arbitro “ci casca” in pieno. E vogliamo dire ci casca, per non dire l’arbitro può finalmente concedere il rigore alla Juventus. Perchè gli errori arbitrali possono succedere, ma quando vedi queste cose, che non possono passare per errori arbitrali, perdi il senso dello sport, dei valori leali che ne sono alla base e di tutto ciò in cui puoi credere. Ancora più disgustosa è poi la manina di Krasic che esulta alla concessione del rigore. E non si finisce qui: Luigi Del Neri, tecnico della Juventus, a fine gara rilascia dichiarazioni che non stanno proprio in piedi. In mezzo minuto fa perdere tutta quella simpatia acquisita negli anni della cenerentola Chievo, tutta quella credibilità acquisita nel periodo genovese. Ci sono momenti in cui è quasi inevitabile ammettere certi errori e invece ieri durante il programma su Premium Calcio, “Serie A Live”, devi assistere anche a queste dichiarazioni: “E’ un giocatore onesto e corretto, non si è buttato per abbindolare l’arbitro, quindi per me non deve essere squalificato con la prova Tv. Poteva dire all’arbitro che non era rigore? Non lo ha detto forse perché pensava di essere stato toccato”.

Se queste sono le parole di un uomo che deve insegnare calcio ai suoi giocatori, capiamo perchè il calcio italiano sia caduto così in basso. Non lo ha detto perchè “pensava di essere toccato”. Come si fa a pensare di essere toccati? Il contatto di chiama tale, perchè una cosa entra in contatto con un’altra. O si è toccati o non lo si è. Si sente il contatto, non si pensa. E se pensa di essere toccato, insomma c’è qualcosa che non va, visti quei 40 centimetri di distanza. “Non si è buttato per abbindolare l’arbitro”, e allora per cosa? dopo aver pensato di essere toccato, ha anche pensato che ci fosse una piscina e in pieno autunno, ha voluto fare prove d’estate? Si sicuramente è cosi, è un opzione molto più convincente dell’abbindolare l’arbitro.

Forse bisognerebbe abbassare un po i toni, punire molto più di due giornate questi casi di simulazione, perchè non solo cerchi di essere sleale in uno sport, ma cerchi di fregare 11 avversari che stavano facendo di tutto per non sfigurare davanti a quei 30mila tifosi presenti allo stadio, che nonostante il freddo o il costo esagerato del biglietto di entrata, sono andati allo stadio per vedere uno spettacolo e non per essere presi in giro da uno qualunque.

E poi arriva il lunedì e per lavoro sei costretto a leggerti “Tuttosport” che ti mette in tutta pagina “Non fermatelo”. Ma no ci mancherebbe anche di fermarlo, non lo ha fatto per abbindolare l’arbitro, perchè squalificarlo. Caro Krasic, cari juventini, cari giornali (che farebbero meglio a chiamarsi Tuttojuventus), avete perso l’ennesima occasione per dimostrare e insegnare qualcosa, che probabilmente non sarete mai capaci di fare.

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