Una delle foglie secche della scorsa stagione cade a meta’ luglio.
Rachid Arma, egregio protagonista solo un anno fa di 16 gol in 35 partite a Ferrara nella Spal, era arrivato al Torino con grandi credenziali. Puntualmente disattese nell’orgasmo di punte granata, dove si sono persi pressoche’ tutti gli effettivi, escluso Bianchi. 10 presenze di cui 8 da subentrato con prestazioni decisamente sottotono. Un piccolo gol ai playoff, alla fine inutile. Per lui che veniva da 4 stagioni in doppia cifra tra D e Lega Pro, una grossa mazzata. Ed un’occasione per il rilancio.
La nuova vita di Rachid in cadetteria ricomincera’ da Cittadella, la piu’ bella realta’ dello scorso anno in serie B. Quella realta’ capace di rilanciare un ex prodotto del vivaio milanista, quell’Ardemagni reduce da tre stagioni anonime tra C1 e B prima dei 22 gol dello scorso anno, prospetto tra i prospetti della cadetteria e gia’ accasato a Bergamo.
L’eredita’ pesantissima sara’ tutta di Rachid. Riuscira’ il marocchino a far parzialmente dimenticare Matteo? Il senso del gol dovrebbe essere una garanzia. E l’acquisto in compartecipazione dal Torino (per circa 200mila euro), strappandolo ai cugini del Padova, dimostra quanto crede in lui la societa’ veneta.
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